American Horror Story: Delicate – Parte 2: recensione del primo episodio della seconda parte della stagione 12

In American Horror Story: Delicate - Parte 2 la storia di Anna si fa sempre più intricata e complessa...

L’episodio 6 di American Horror Story: Delicate – Parte 2, basata sul libro di Danielle Valentine Delicate Condition, si apre così, con un flashback. Si torna al 1988. Una donna sta partorendo. La bambina nasce, lei, la mamma, canta una ninna nanna. Più tardi quella notte, la donna dice al marito che pensa di aver bisogno di cure mediche a causa dei dolori alla gamba ma lui sminuisce. La notte però qualcosa non va, la donna ansima, tossisce. Viene portata d’urgenza in ospedale, muore di embolia polmonare. Si comprende subito, la donna morta è la madre di Anna (Emma Roberts), è lei quella neonata che urla tra le braccia del padre. Inizia così il primo episodio della seconda parte di American Horror Story: Delicate – che ha come showrunner Halley Feiffer -, arrivata su Disney+ il 23 maggio 2024. 

American Horror Story: Delicate – Parte 2: tra misteri, flashback e scene orrorifiche, la storia di Anna si fa sempre più intricata e complessa

American Horror Story Delicate_parte 2_cinematographe.it

Dopo questo incipit doloroso, si torna all’oggi. Anna apprende la notizia della morte di Babette da Siobhan e ne è sconvolta. Ciò che appare chiaro in questo episodio, come nei precedenti in realtà, è lo scarso equilibrio della protagonista, lei è traumatizzata, stordita, tutto ciò che le accade la turba dal di dentro e spesso questo dentro esce anche fuori (le macchie sulla pelle, il sangue, un brufolo rosso e purulento che infastidisce la donna per cui l’apparenza è così importante). Anna, grazie al ricordo su sua madre e sulla sua morte, viene compresa ancor di più, l’episodio 6 offre uno sguardo sul motivo per cui vuole così tanto diventare madre. Spera di poter essere ciò che lei non ha avuto, vuole una creatura perché lei in parte si sente in colpa per la morte della madre. Ogni momento in cui Anna cura il suo essere madre, è come se accarezzasse da una parte la madre morta, dall’altra la bambina che è stata.

Anna arriva addirittura a pensare di lasciare tutto, la gravidanza è più importante per lei. Non vuole mettere al mondo un figlio in un mondo così, dove nessuno è al sicuro, sarà ancora Siobhan a darle coraggio. Delicate ritorna a parlare di maternità, cosa si è disposti a perdere per diventare madri? Si può dimenticare tutti i propri sogni per la creatura che si porta in grembo? Intorno a questo si costruisce il dialogo tra Anna e Siobhan, quest’ultima non può accettare che l’amica abbandoni ogni cosa, deve smuoverla dal torpore e riportarla sulla retta via.

Siobhan: “Non voglio ferirti. Quello che davvero non voglio è vedere che ti autodistruggi. Sono la tua migliore amica, lo so cosa hai passato, quali sacrifici ha comportato e so che hai ricevuto un dono che non ha prezzo, il tuo talento.

Siobhan è decisa, dice le parole giuste per spronare Anna, fino a farla diventare un esempio, un mito per tutte. Se lei dovesse rinunciare, sarebbe una perdita per tutte e gli uomini vogliono questo, “farci scomparire”.

Lungo l’episodio, ci sono vari momenti tensivi, per i legami tra passato e presente, tra i personaggi. Morti e uccisioni, sangue e scritte sui vetri ci parlano di fitte trame e misteri ancora tutti da scoprire. Tutto in Delicate è collegato, ogni personaggio è un po’ legato al passato e al presente, si pensi a Nicolette che è oggi una glorificata domestica, ma è un’infermiera senza età che si prende cura di Anna fin dalla sua infanzia. Ci sono connessioni dunque, sussurri demoniaci di cui ancora non si riesce a comprendere motivazioni e spiegazioni.

Anna inizia a collegare i puntini, cerca di comprendere quale sia l’intricato groviglio di storie e vite, oggetti e sussurri che le ruotano intorno, ad esempio segna su Apple Maps i luoghi dove è apparsa una delle sue bambole e il risultato per ora è un pentagramma stregato che probabilmente avrà un significato che si scoprirà solo in futuro.

Maternità, sorellanza e paura sono i pilastri di questo episodio

Anna, a causa della morte della collega (con cui si è conclusa la prima parte), è stata nominata al SAG Award, eppure continua a perdere quel poco di sanità mentale che le rimane: fa un tuffo in piscina e vede delle macchie di sangue sulla pancia, trova in giardino le solite bambole bionde – che tanto le assomigliano -, durante la mostra del marito, incrocia nella toilette donne morte (ha un confronto in bagno con la donna morta ai Gotham Awards). Prova a comportarsi nel miglior modo possibile, prova a non dare in escandescenza, ad essere la più razionale, coerente, stabile Anna, ma non è semplice. Strabuzza gli occhi, scappa spesso e si imbatte in persone di cui crede di conoscere l’identità, invece la persona nega (Chi avrà ragione?).

Il mondo di Anna è gestito dagli altri e, anche quando si ribella ai programmi di una persona, si conforma poi a quelli di un altro, a volte è il marito, a volte sono i suoi fan o gli hater, altre ancora è l’amica Siobhan (Kim Kardashian, perfetta nel rappresentare una donna sicura, presente, volitiva); Anna è una sorta di burattino nelle mani di chicchessia. Metaforicamente, ma neanche troppo, vediamo il suo alter ego di plastica “dilaniato”.

Attorno e accanto a lei, c’è il marito, Dex, che la tratta come una ragazzina folle e un po’ malata di cui non ci si può fidare – lo stesso tono che usa il padre di Anna con la moglie -,  da tenere sotto controllo. Con tono paternalistico, lui sminuisce, ridicolizza, si vergogna delle stranezze della consorte. Tono che ha anche quando lui e suo padre, sessista, misogino (“è per quella pazzoide di tua madre?”, “tua madre è una pazza scatenata”, “Tua madre ha sempre fatto così, aggrapparsi a me, usando qualsiasi cosa”), parlano della madre, Virginia Harding,: loro sono uomini, fermi, razionali, centrati. Il padre insegna, impartisce lezioni di ogni tipo, fino a criticare anche Anna: “Anna è Anna, è un’attrice figliolo, sono tutte uguali. Peccato per la tua prima moglie, lei era perfetta”.

American Horror Story: Delicate – Parte 2: conclusioni e valutazioni

Il primo episodio di American Horror Story: Delicate – Parte 2 riprende le fila e getta le basi per i prossimi episodi, riflettendo sull’essere donna, sulla maternità, e lo fa usando schemi e stilemi relativi all’orrore e ai misteri. La puntata si è chiusa con un cliffhanger potente e spaventoso che fa ipotizzare grandi cose e che fa comprendere che ancora molti misteri e questioni dovranno sciogliersi e tutto si concentrerà sul corpo e sulla psiche di Anna.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3