American Horror Story: Delicate – recensione della prima parte della stagione 12

I primi cinque episodi accompagnano lo spettatore dentro ad un gorgo di paura, orrore, sangue e dolori.

Si è conclusa la prima parte di American Horror Story: Delicate, basata sul libro Delicate Condition di Danielle Valentine, disponibile dal 29 novembre 2023 con il primo episodio su Disney+ per poi uscire una volta alla settimana con un episodio. I primi cinque episodi raccontano di Anna (Emma Roberts) e del suo desiderio di diventare madre, la donna prova, assieme al marito Dexter (Matt Czuchry), a portare a termine la gravidanza. Il suo stato come l’opera da cui lo show ha preso ispirazione, è delicato; per Anna, abbiamo visto, è complesso portare a termine una gravidanza naturalmente e così tenta con l’inseminazione in vitro, le cose per lei saranno molto difficili. Anna, nonostante tutto, resta incinta ma le cose non saranno così semplici per lei, ad un certo punto sembra perdere il bambino eppure di nuovo tutto gira al contrario per la donna. Insomma lungo questi cinque episodi lo spettatore vive in un saliscendi emotivo non indifferente.

American Horror Story: Delicate: un racconto sulla maternità e sull’essere donna

Anna teme che tutti intorno a lei provino a metterle i bastoni tra le ruote per non farle portare a termine la gravidanza. La donna ha paura, tanta paura, inizia a vedere segnali, persone, gente che la segue e la insegue, l’orrore fa parte delle sue giornate, dei suoi sogni o per meglio dire dei suoi incubi; Anna non si fida e, di volta in volta, di giorno in girono, inizia ad avere dubbi su chi le sta più vicino. 

La protagonista pensa al suo ventre e a quel feto che potrebbe diventare un bambino e intanto ha anche un altro sogno, portare avanti la sua carriera d’attrice. Proprio mentre la gravidanza sta procedendo e il suo ventre le chiede di andare con calma, incomincia ad avere le prime grandi soddisfazioni: candidature, premi, il sogno di poter essere nominata agli Oscar, insomma proprio ora dovrebbe fermarsi? 

American Horror Story: Delicate è una storia sulla gravidanza, sulla maternità e sull’essere donna in relazione ad una società che in passato e ancora oggi non dà credito, o molto poco, alle donne. La serie porta al centro varie figure femminili che provano a farsi credere dal mondo, ad avere credibilità, ad essere libere e indipendenti. Anna è un’attrice, è bella e viene molto spesso guardata soprattutto in quanto bella e molto meno perché talentuosa: i suoi fan la amano proprio come si amano quelle bambole – tornano le barbie, biondissime – bellissime, perfette, poco inclini alla “normalità”. Così lei non può essere poco equilibrata mentalmente, non può voler diventare madre proprio mentre è in procinto di raggiungere ciò che desidera, lei fa parte dell’Empireo e quindi deve essere perfetta. Anna è venerata da tutti ed è aiutata in questo dalla sua amica e manager Siobhan Walsh (Kim Kardashian) che è sempre vicino a lei e cerca di consigliarla, rassicurarla ma qualcosa in lei non convince.

Siobhan compare nei momenti cruciali, è lì quando Anna ha subito un aborto, o così pare almeno, è lì mentre l’amica prova a diventare una stella del cinema. La manager interpretata da Kardashian è misteriosa, sembra nascondere qualche segreto e lo spettatore ha verso di lei mille dubbi, eppure Anna confida in lei e si appoggia a lei.   

American Horror Story: Delicate. Una montagna russa spaventosa che ha al centro il racconto della maternità

Mentre Anna sembra perdere il bambino e perdersi lei stessa, è sola, anche se accanto a lei ha suo marito, sempre e comunque dubbioso. L’uomo non crede mai a nessuna donna della sua vita, non crede a sua madre – che dice di aver subito violenza dal marito, ovvero suo padre, in una oscura storia di possessioni -, non crede neppure ad Anna che vede donne vestite di nero, persone che la perseguitano; insomma lui non crede mai a nessuna. C’è sempre e solo il suo pensiero, c’è sempre la sua razionalità. Non sono compagni, sono invece un uomo e una donna molto distanti l’uno dall’altra, certo, lui c’è ma è troppo impegnato a pensare alla sua vita, al suo lavoro, e l’atteggiamento che ha nei confronti della sua compagna è quello di un padre che riprende la figlia quando fa i capricci. 

Tutti quei terrificanti segnali di cui parla Anna da Dex sono intesi come follie, fantasticherie orrorifiche che non hanno aderenza con la realtà, anche quando la donna, dopo che sembra aver avuto un aborto spontaneo, sente muoversi il bambino nel suo ventre, Dex non si aggrappa a quella piccola speranza, la scienza ha parlato. Punto e basta. Solo in seguito, le darà ascolto e scopriranno che Anna è ancora incinta.  

American Horror Story: Delicate è come una montagna russa, lo spettatore sale e scende nelle pieghe di una storia orrorifica in cui la gestazione diventa momento mostruoso nella vita di una donna che porta dentro di sé qualcosa di mostruoso. Anna si contorce, ha la nausea, vomita materiale scuro, ha dolori dappertutto e intanto si fa sempre più complesso il mistero attorno ad un gruppo di donne vestite di nero che la osservano da lontano. Tutto ciò che succede attorno a lei è spaventoso e misterioso, dentro di lei tutto è strano, nell’ultimo episodio, mentre guarda la diretta streaming dei Golden Globe e scopre di non essere lei la vincitrice del premio bensì Babette, la sua giovane collega, inizia a tossire senza sosta e spunta delle puntine – come non pensare a quella bambola con dei chiodi nel ventre.

American Horror Story: Delicate. Conclusione e valutazione

I primi cinque episodi accompagnano lo spettatore dentro ad un gorgo di paura, orrore, sangue e dolori. A tratti lo spettatore si sente fin troppo sballottato da questo saliscendi in cui si è partecipi della gestazione e dell’aborto di Anna per poi scoprire finalmente che la donna è incinta. I misteri che sono nascosti dietro ai vari personaggi della storia, emergono a poco a poco, e sono ancora tanti quelli che devono essere scoperti ed è quindi ancora presto per dire se questa prima stagione sia ben costruita o meno. 

Per ora si può dire che questi cinque episodi tengono alta la tensione, giocano bene con la suspense e strizzano l’occhio ai tanti film in cui l’horror penetra nel ventre di donne che desiderano solo diventare madri. Anna riuscirà davvero a portare a termine la gravidanza? Quali sono i rapporti tra le varie donne della vita di Anna e quelle vestite di nero che la inseguono? Di chi si può fidare la protagonista? Si deve attendere ancora un po’ per sciogliere i molti dubbi presenti nella storia. 

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.1