Adults: recensione della serie comedy targata Disney +
La serie Disney+ che racconta con ironia la fatica di crescere. Adults è una serie godibile, fresca e divertente
“Possiamo diventare persone mature e normali”, dice il personaggio di Billie a un certo punto della serie. Ma il cuore della prima stagione di Adults, la serie targata Disney+, sta proprio nella mancata realizzazione di questo auspicio: racconta, infatti, la storia di un gruppo di amici che fatica a diventare “grande” e, quindi, ad assumersi responsabilità e doveri che spesso sembrano insormontabili.
La serie, disponibile su Disney+ dal 2 luglio 2025 con tutti gli episodi, è una comedy leggera che affronta quel delicato passaggio della vita in cui si smette di essere i ragazzi brillanti del college per diventare, spesso, solo un piccolo ingranaggio nella macchina della società. In questa nuova serie FX, creata da Ben Kronengold e Rebecca Shaw (autori del Tonight Show con Jimmy Fallon), il cast principale è composto da Malik Elassal, Lucy Freyer, Jack Innanen, Amita Rao e Owen Thiele. Tra le guest star della prima stagione compaiono Charlie Cox, Julia Fox, D’Arcy Carden, Grace Kuhlenschmidt, John Reynolds e Ray Nicholson.
Adults, la serie comedy che analizza con leggerezza la complessità della vita degli adulti

Adults è una serie godibile, fresca e divertente; tutto ruota intorno alla vita di un gruppo di ventenni newyorkesi che cercano di essere brave persone, pur sapendo di avere ancora molta strada da fare. L’amicizia che li lega diventa il filo conduttore che attraversa le loro vite quotidiane, ognuno alle prese con i propri drammi e problemi, vissuti tuttavia con leggerezza e autoironia.
La storia ruota attorno a cinque amici – Samir, Billie, Paul Baker, Issa e Anton – che si ritrovano a convivere nella casa d’infanzia di Samir, trasformando quel rifugio familiare in un caotico microcosmo dove si condividono tutto: pasti, preoccupazioni e persino lo spazzolino da denti. Adults racconta con ironia e sincerità il passaggio verso la vita adulta, tra ambizioni professionali, labirinti burocratici, appuntamenti disastrosi e cene che diventano missioni impossibili. Nell’epoca delle notifiche e delle app di localizzazione, il gruppo scopre che affrontare il mondo reale è molto più complicato del previsto e che, spesso, le buone intenzioni sono il modo più sicuro per far precipitare le cose.
La serie intercetta anche una serie di temi estremamente attuali, legati a un’età di passaggio in cui non si è più “giovani”, ma nemmeno considerati davvero “adulti” dal mondo del lavoro. Così, vivendo in una sorta di limbo esistenziale, Adults racconta la frustrazione della precarietà e l’ansia di doversi realizzare. I protagonisti si confrontano con il mondo professionale in modo goffo e realistico: si sentono inadeguati, sotto pressione, spesso in ritardo rispetto alle aspettative sociali o familiari. La serie dà voce a un sentimento comune: quello di “non aver ancora capito cosa fare della propria vita”, ma lo fa attraverso la lente leggera e affettuosa dell’amicizia.
La sensazione di sentirsi fragili e vulnerabili, Adults racconta l’importanza della salute mentale per vivere meglio

Uno dei temi portanti della serie è la salute mentale, intesa come esigenza concreta e quotidiana. Nel quinto episodio, Theracide, viene esplorata l’esperienza della terapia come spazio protetto in cui affrontare ansie, solitudine e nevrosi, sempre con l’ironia che contraddistingue lo stile della serie. I personaggi di Adults fanno esperienza delle proprie fragilità e, attraverso una scrittura vivace e intelligente, questi momenti si trasformano spesso in piccoli atti di follia collettiva, che trovano soluzione nel gruppo e nella comicità.
Qui risiede forse l’aspetto più interessante della serie: l’amicizia come spazio franco, libero da giudizi, dove è possibile lasciarsi andare e mostrarsi per ciò che si è davvero. Senza filtri. Senza vergogna.
A proposito di amicizia, in Adults vengono completamente ignorate le famiglie di provenienza dei personaggi, forse con una seconda stagione ci sarà spazio per approfondire anche questo aspetto biografico. Tuttavia, quella che a prima vista può sembrare una mancanza di background si rivela una strategia efficace per dimostrare che un gruppo “vero” di amici può essere benissimo una seconda famiglia scelta, con dinamiche affettive intense, a volte soffocanti, ma autentiche.
Adults non nasconde i fallimenti, anzi li mostra come esperienza di crescita
Durante la serie si incontrano personaggi imperfetti, impauriti, indecisi, a volte persino fuori luogo. Ma Adults abbraccia questa imperfezione e la trasforma in occasione narrativa: mostrare il fallimento non come una vergogna, bensì come parte integrante della crescita. Cadere, fare figuracce, litigare – sono tutte tappe vere, e Adults le affronta senza sconti né giudizi, ma con grande sensibilità.
Adults: valutazione e conclusione

Adults si presenta come una comedy godibile e ben costruita, capace di intrattenere con leggerezza ma senza rinunciare a piccoli spunti di riflessione. L’alchimia tra i personaggi funziona, grazie a un cast affiatato e a dinamiche relazionali che sanno essere credibili e spontanee. La scrittura, pur mostrando buone intuizioni, potrebbe essere in alcuni momenti più approfondita, per restituire ai personaggi e alle loro vicende una complessità narrativa ancora maggiore. Tuttavia, si tratta nel complesso di un prodotto riuscito, pensato per vivere e crescere nel tempo attraverso più stagioni. Adults vive anche di un dialogo affettuoso con serie cult del passato, come Friends, New Girl e How I Met Your Mother, di cui riprende il tono corale, gli intrecci affettivi e il gusto per l’autoironia. Se nelle prossime stagioni riuscirà a trovare una voce ancora più autentica e personale, potrebbe affermarsi come una delle comedy generazionali più interessanti del panorama contemporaneo.