Michael J. Fox: 10 cose che non sai sulla star di Ritorno al futuro
10 curiosi aneddoti su una icona pop.
Michael J. Fox appartiene alla lista degli attori che hanno segnato un’epoca. Con il suo volto da ragazzo della porta accanto e un talento naturale per la commedia, è diventato negli anni ’80 una delle icone più amate del cinema hollywoodiano. Ma dietro il suo sorriso e il successo planetario di Ritorno al futuro, si nasconde una vita costellata di sfide, resilienza e un impegno straordinario nella lotta contro il Parkinson. Ecco dieci curiosità per conoscere meglio l’attore canadese.
1. Michael J. Fox ha scoperto di avere il Parkinson a soli 29 anni

Era il 1991 quando, durante le riprese del film Doc Hollywood – Dottore in carriera, Michael J. Fox notò un tremolio involontario alle dita. Le analisi confermarono una diagnosi che cambiò per sempre la sua vita: il morbo di Parkinson, una malattia neurodegenerativa che solitamente colpisce persone molto più anziane. Fox aveva appena 29 anni. Per diversi anni tenne nascosta la notizia, continuando a recitare con grande determinazione e cercando di gestire i sintomi grazie ai farmaci. Solo nel 1998 decise di rendere pubblica la malattia.
2. Michael J. Fox ha rischiato di cadere nell’alcolismo
Ricevere una diagnosi simile in giovane età lo gettò in una spirale di sconforto. L’attore ha raccontato più volte di aver cercato rifugio nell’alcol, bevendo per dimenticare la paura e l’angoscia. “Era come se stessi scappando da me stesso”, ha confessato in un’intervista. Con il tempo, però, Fox trovò la forza di reagire. Decise di affrontare la malattia “a muso duro”, smettendo di bere e scegliendo uno stile di vita più sano e consapevole. Da quel momento, la sua battaglia personale divenne anche pubblica: un messaggio di speranza per milioni di persone.
3. Ha dato vita a una fondazione per la ricerca e ha finanziato una ricerca italiana

Nel 2000, due anni dopo aver annunciato al mondo la propria malattia, Michael J. Fox fondò la Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research, oggi una delle organizzazioni più attive e influenti nel campo della ricerca sul Parkinson. L’obiettivo della fondazione è quello di finanziare studi scientifici e trasformare le scoperte in cure concrete. Grazie al suo impegno, la fondazione ha raccolto centinaia di milioni di dollari e ha sostenuto progetti di ricerca in tutto il mondo, diventando un punto di riferimento per medici e pazienti. Tra i progetti più significativi sostenuti dalla fondazione c’è una ricerca coordinata da studiosi italiani dell’Università di Brescia. Nel 2018, gli scienziati hanno individuato il ruolo di una proteina chiamata Sinapsina 3, la cui assenza sembra impedire l’accumulo di frammenti che danneggiano i neuroni produttori di dopamina — quelli che vengono distrutti nei pazienti affetti da Parkinson.
4. Michael J. Fox ha cambiato il suo nome per un motivo curioso
Michael Andrew Fox, nato il 9 giugno 1961 a Edmonton, in Canada, scelse di aggiungere la “J” al suo nome in onore dell’attore Michael J. Pollard. Ma c’era anche un altro motivo pratico: senza la “J”, il suo nome suonava troppo simile a “Michael una volpe”, cosa che lui voleva evitare.
5. Michael J. Fox ha recitato in film che hanno fatto la storia del cinema

Prima di diventare un simbolo di resilienza, Michael J. Fox era già una star mondiale grazie a film che hanno segnato la cultura pop. Dopo il debutto cinematografico in Follia di mezzanotte (1980) e Classe 1984 (1982), conquista il pubblico con Voglia di vincere (1985). Ma il ruolo che lo consacra definitivamente è quello di Marty McFly nella trilogia di Ritorno al futuro, accanto a Christopher Lloyd. Il film di Robert Zemeckis è oggi considerato una pietra miliare del cinema americano. Fox recita poi in Il segreto del mio successo (1987), Vittime di guerra (1989), Doc Hollywood (1991), Il presidente – Una storia d’amore (1995), Sospesi nel tempo (1996) e Mars Attacks! (1996), dimostrando una straordinaria versatilità tra commedia e dramma.
6. È stato anche un volto amatissimo della TV e un talentuoso doppiatore
La carriera dell’attore inizia molto presto sul piccolo schermo. Già nel 1978 partecipa a serie come Leo and Me, Lou Grant e The Magic Lie. Ma è con Casa Keaton (1982-1989) che arriva la consacrazione televisiva: il suo personaggio, Alex P. Keaton, diventa uno dei più amati della TV americana, valendogli tre Emmy Awards e un Golden Globe. Negli anni ’90 torna in grande stile con Spin City (1996-2001), per cui vince altri tre Golden Globe. Dopo l’aggravarsi della malattia, si dedica a ruoli speciali in Scrubs, Boston Legal, The Good Wife, The Good Fight e persino nel Michael J. Fox Show (2013-2014), una sitcom semi-autobiografica in cui interpreta un giornalista alle prese con il Parkinson. Non tutti sanno inoltre che Michael J. Fox ha dato voce ad alcuni dei personaggi animati più iconici degli anni ’90 e 2000. È lui la voce di Chance in In fuga a quattro zampe (1993) e del celebre topolino protagonista di Stuart Little (1999) e dei suoi sequel. Ha doppiato anche Milo Thatch in Atlantis – L’impero perduto (2001) e, più recentemente, il robot protagonista dei film A.R.C.H.I.E. (2016) e A.R.C.H.I.E. 2 (2018).
7. Michael J. Fox ha annunciato il ritiro dalla recitazione

Dopo oltre quarant’anni di carriera, nel 2021 Michael J. Fox ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dalle scene. Nella sua autobiografia No Time Like the Future ha spiegato che la progressione della malattia rende ormai troppo difficile memorizzare le battute e sostenere i ritmi delle riprese. “Non voglio essere una vittima della mia malattia — ha detto — ma devo essere realistico”. Anche se ha lasciato la recitazione attiva, continua a dedicarsi alla fondazione e alle attività di sensibilizzazione.
8. La vita privata di Michael J. Fox: la moglie Tracy Pollan e i figli
Durante le riprese della serie Casa Keaton, Michael J. Fox incontrò l’attrice Tracy Pollan, che interpretava la sua fidanzata sullo schermo. Tra i due nacque un amore vero, che li portò a sposarsi nel 1988. La coppia ha avuto quattro figli: Sam Michael (1989), le gemelle Aquinnah Kathleen e Schuyler Frances (1995) ed Esmé Annabelle (2001). In un mondo come quello di Hollywood, dove i matrimoni spesso non durano, il loro è considerato uno dei più solidi e longevi. Pollan è sempre stata al fianco del marito, sostenendolo con discrezione nella sua battaglia contro la malattia.
9. Ha iniziato a suonare la chitarra da bambino

Michael J. Fox ha ricevuto la sua prima chitarra a soli otto anni, un regalo di Natale che lo introdusse al mondo della musica. Questo interesse per la chitarra è rimasto una passione per tutta la vita, e spesso ha usato le sue doti musicali anche in contesti televisivi e cinematografici, dimostrando un lato creativo e artistico che va oltre la recitazione e che ha contribuito a definire il suo talento poliedrico.
10. Michael J. Fox ha rischiato di non diventare Marty McFly
Il ruolo che lo rese una star internazionale, Marty McFly nella trilogia di Ritorno al futuro, non era inizialmente destinato a lui. A causa di impegni, Michael J. Fox non poteva accettare subito la parte, che venne così affidata a Eric Stoltz. Dopo sei settimane, Zemeckis e Gale decisero che Stoltz era “troppo forte” per il personaggio e licenziarono l’attore. Michael J. Fox fu così finalmente disponibile e accettò il ruolo, che si sarebbe rivelato iconico, trasformandolo in un simbolo della cultura pop degli anni ’80.