Zoe Saldaña e l’Oscar “gender fluid” vinto per Emilia Pérez: “I suoi pronomi sono they/them”
"Il mio Oscar è gender fluid": Zoe Saldaña afferma che il suo premio Oscar per il controverso film Netflix Emilia Pérez usa i pronomi they/them.
Zoe Saldaña ha scritto una pagina di storia agli ultimi Academy Awards, portando a casa il suo primo Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista per Emilia Pérez, il dramma musicale di Netflix diretto da Jacques Audiard. Ma il premio ha assunto un significato ancora più profondo nelle parole dell’attrice, che ha scelto di definirlo “gender fluid”.
In un’intervista rilasciata a People, Saldaña ha raccontato del suo rapporto intimo e simbolico con la statuetta: “Ce l’abbiamo nel mio ufficio e il mio Oscar è gender fluid”, ha detto con disinvoltura. “Usa i pronomi they/them.” L’attrice, nota per i suoi ruoli iconici in saghe come Avatar, Guardiani della Galassia e Star Trek, ha sottolineato con queste parole un approccio aperto e personale all’identità, in linea con il messaggio di Emilia Pérez, film che affronta tematiche di transizione di genere, potere e redenzione.

Nel film, Saldaña interpreta Rita, un’avvocatessa coinvolta nella nuova vita di un ex boss del cartello, ora donna transgender, interpretata da Karla Sofia Gascón. Il film ha conquistato 13 nomination agli Oscar, il numero più alto di quest’edizione, vincendo però solo due statuette: una per la Miglior Canzone Originale (El Mal) e una, appunto, per Saldaña. Durante il suo discorso di ringraziamento, l’attrice ha celebrato la forza delle donne raccontate nel film: “Grazie all’Academy per aver riconosciuto l’eroismo silenzioso e la potenza di una donna come Rita, e per aver parlato di donne potenti.” Saldaña ha ringraziato il regista Jacques Audiard, definendolo “un personaggio amato nella mia vita”, e ha dedicato il premio all’intero cast e alla troupe del film.
Nonostante il successo internazionale e gli elogi – tra cui quelli di James Cameron – Emilia Pérez non è stato immune alle polemiche. Diverse voci dalla comunità LGBTQ+ hanno criticato il film per il modo in cui rappresenta le persone transgender, giudicato da alcuni come stereotipato o poco realistico. Altre critiche si sono concentrate sulla rappresentazione della cultura messicana, vista da alcuni osservatori come imprecisa o eccessivamente stilizzata. La performance di Karla Sofia Gascón, attrice transgender che interpreta il personaggio protagonista, ha sollevato un ampio dibattito su chi possa raccontare determinate storie e in che modo. Ciononostante, molti hanno lodato il film per la sua originalità e per aver messo al centro tematiche complesse con un approccio non convenzionale.