Will Smith e i film rifiutati: “Inception? Non l’ho capito. Django Unchained? Io e Quentin non andavamo d’accordo”

Will Smith racconta i tre grandi “no” che oggi pesano come macigni nella sua carriera.

C’è chi perde un treno, chi una coincidenza… e poi c’è Will Smith che ha perso Inception. Durante una recente intervista alla stazione radio Kiss Xtra (ripresa da HuffPost), l’attore ha candidamente confessato di aver rifiutato il ruolo da protagonista nel film di Christopher Nolan. Il motivo? “Non l’ho capito.”

Sì, proprio così: prima che Leonardo DiCaprio entrasse nei sogni altrui nel thriller che ha fatto impazzire mezzo mondo, il ruolo era stato offerto a Smith. Ma il nostro Fresh Prince, davanti a labirinti mentali e realtà su più livelli, si è trovato un po’ spiazzato. “Non credo di averlo mai detto pubblicamente”, ha dichiarato, “ma Chris Nolan mi ha portato Inception per primo e… non l’ho capito.” Inception si aggiunge così alla lista delle grandi occasioni perse da Smith, insieme a Matrix e Django Unchained. Tre film diventati cult. Tre “no” che oggi pesano come macigni nella sua carriera.

Un po’ di retroscena: all’epoca, si diceva che il primo nome in mente di Nolan fosse Brad Pitt. Ma anche lui passò la mano. Il testimone finì quindi a Smith, che però non riuscì a districarsi tra sogni condivisi, totem e ascensori mentali. Così la parte andò a DiCaprio, e il resto – 839 milioni di dollari al botteghino – è storia.

Ma se Inception fa male, Smith ammette che Matrix fa ancora più male. “Fa troppo male parlarne”, ha detto. E in effetti è facile capirlo: il ruolo di Neo, rifiutato da lui, ha consacrato Keanu Reeves nell’Olimpo degli action hero. Nel 2019, Smith ha pure pubblicato un video su YouTube spiegando il perché del suo rifiuto: non era convinto dalla visione dei fratelli (oggi sorelle) Wachowski. “Tipo, immagina di saltare… e poi ti fermi a metà salto. E le telecamere girano intorno a te. Bello, eh? Ma io pensavo: ‘Cosa?!’”, ha raccontato, imitando l’entusiasmo per la tecnica del bullet time.

E poi c’è Django Unchained, il western di Tarantino che sembrava fatto apposta per lui. Ma anche lì, niente da fare. Smith rifiutò perché non voleva raccontare una storia di vendetta incentrata sulla schiavitù. Per lui, doveva essere una storia d’amore. “Io e Quentin non andavamo d’accordo”, spiegò a The Hollywood Reporter. “Volevo fare quel film con tutto me stesso, ma per me doveva essere la storia di un uomo che fa tutto per amore, non per vendetta.”

Insomma, se Hollywood è fatta anche di scelte mancate, Will Smith ha collezionato un bel campionario. Chissà: magari in una realtà parallela, proprio come in Inception, c’è un Will che combatte agenti in giacca e cravatta, si vendica nel Far West… e si sveglia da sogni su sogni con una trottola che continua a girare (o forse no?).

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Fonte: Variety
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