Warner si divide in due: un nuovo piano per gestire il debito da 38 miliardi di dollari
Warner Bros. Discovery prova a riscrivere il proprio destino con una scelta estrema, ma forse inevitabile.
Nonostante il successo globale di film come Dune: Parte Due, Godzilla x Kong e A Minecraft Movie, e il prestigio delle serie HBO come The White Lotus e The Pitt, Warner Bros. Discovery è tutt’altro che fuori pericolo. Il colosso dell’intrattenimento americano è ancora schiacciato da un debito monstre di 38 miliardi di dollari, ereditato dalla fallimentare fusione con AT&T. Ora, l’amministratore delegato David Zaslav ha annunciato una mossa radicale: la scissione della società in due entità distinte.

Secondo quanto riportato da Variety, Warner Bros. Discovery verrà divisa entro metà 2026 in due aziende separate. La prima si occuperà di cinema e streaming, mentre la seconda gestirà le attività televisive tradizionali – tra cui CNN, Discovery Channel e TNT Sports.
La vera chiave della strategia, però, è nella gestione del debito: sarà la nuova società televisiva ad assorbire gran parte dei 38 miliardi di dollari di passività. Questo permetterà al ramo cinematografico e dello streaming (che tornerà a chiamarsi HBO Max, abbandonando il discusso rebranding in “Max”) di ripartire “pulito”, pronto per attrarre investimenti, una possibile vendita o una nuova fusione – con nomi come Lionsgate tra i potenziali interessati.
A detta di molti analisti, e per una volta anche secondo l’opinione pubblica, la mossa di Zaslav ha una sua logica. I canali lineari – per quanto in declino strutturale – restano oggi molto redditizi. Solo nel primo trimestre del 2025 hanno generato 1,8 miliardi di dollari, a fronte dei 540 milioni di utile provenienti da cinema e streaming. La creazione di una società separata e profittevole che possa “ammortizzare” il debito rende questa transizione meno dolorosa, almeno sulla carta.
Il CFO Gunnar Wiedenfels guiderà la nuova entità televisiva, mentre il ramo streaming punterà tutto sulla crescita degli abbonati. Secondo Zaslav, HBO Max (nuovamente ribattezzato) raggiungerà i 150 milioni di abbonati entro la fine del 2026, generando 1,3 miliardi di dollari di profitto annuo.
Oltre a ripulire i bilanci, la ristrutturazione ha anche un obiettivo creativo: tornare a investire sui contenuti, senza l’ossessione del taglio dei costi che negli ultimi anni ha portato a cancellazioni clamorose (compresi film già ultimati) per motivi fiscali. In questo nuovo assetto, Warner punta a ritrovare la propria identità culturale e industriale, valorizzando i suoi marchi forti: da DC a Barbie, passando per l’universo HBO.
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