Via col vento e la censura per i contenuti razzisti: gli storici spiegano perché è un film “intoccabile”

La rimozione del film Via col vento, del 1939, dalla piattaforma HBO Max, ha riacceso l'ampio dibattito sulla censura di alcuni contenuti.

Via col vento, film del 1939, diretto da Victor Fleming, a giugno 2020, è stato rimosso dal catalogo di HBO Max. Adattamento per il grande schermo del romanzo di Margaret Mitchell è ambientato durante la guerra di secessione americana. In particolare racconta la storia di Rossella O’Hara, figlia del proprietario di una piantagione di cotone in Georgia, innamorata del futuro marito di sua cugina, Ashley, ma che decide di sposare un altro uomo cercando, invano, di dimenticare Ashley più volte nella corso della sua vita, attraversando tumulti, tragedie e tradimenti che cambieranno l’America per sempre. La piattaforma HBO Max ha assicurato che la cancellazione di Via col vento non era permanente: il successo del 1939 sarebbe tornato disponibile insieme a un servizio che avrebbe discusso riguardo il contesto storico e la denuncia di alcune rappresentazioni razziste. La decisione è stata oggetto di interesse e dibattito. John Ridley, sceneggiatore di 12 anni schiavo, in un editoriale del Los Angeles Times ha chiesto che il film venisse reintrodotto su HBO Max insieme a rappresentazioni cinematografiche più realistiche oltre che a un video che lo contestualizzasse. “Via col vento è un film che, quando non ignora gli orrori della schiavitù, tramanda una serie di stereotipi dolorosi sulle persone di colore“, ha scritto Ridley. “È un film che, legando l’espediente romantico alla storia della Confederazione degli Stati Uniti, continua a dare legittimità all’idea che il movimento secessionista fosse qualcosa di più, o più nobile, di quello che realmente era e cioè una sanguinosa insurrezione per mantenere il diritto di possedere, vendere e comprare esseri umani“.

Via col vento e la necessità di comprendere il contesto storico del film

Via col vento_Cinematographe.it

Il film è tornato su HBO Max il 24 giugno 2021 con l’aggiunta di un video extra dove Jacqueline Stewart, professoressa di studi cinematografici dell’Università di Chicago, spiegava il contesto storico. Jacqueline Stewart, dichiarava infatti come Via col vento sia diventato “uno dei film più popolari di tutti i tempi, nonostante la storia irrimediabilmente controversa che concerne il film“. HBO Max ha anche aggiunto un video di una round table che ha come focus la complicata eredità del film, avvenuta durante il TCM Classic Film Festival nel 2019. L’iniziale rimozione del film ha riacceso l’ampio dibattito sulla censura. Ma gli storici e critici del cinema affermano che la questione è più complicata della semplice censura di alcuni contenuti. Innanzitutto Via col vento è ancora disponibile per il noleggio e l’acquisto su altre piattaforme, non è scomparso né è stato rimosso in modo permanente. Né dovrebbe esserlo, sostengono gli studiosi. “Io insegno Via col vento“, ha affermato Kimberly Nichele Brown, professoressa associata alla Virginia Commonwealth University. “Ma lo insegno insieme a un intero piano di lezioni sul razzismo. Io storicizzo questi film”. La domanda che si pone però la stessa Brown, come altri studiosi è come interagiranno gli spettatori con un film come Via col vento in futuro?

Non puoi ignorare il contesto storico“, afferma la critica cinematografica e scrittrice di cultura pop Rebecca Theodore-Vachon. “Via col vento racconta la vita di una ricca donna bianca che vive in una condizione privilegiata, e ha usato la schiavitù come sfondo. È tutto basato su fatti realmente accaduti ai sopravvissuti alla schiavitù che hanno parlato degli abusi che hanno dovuto sopportare dalle ricche famiglie bianche“. Anna Everett, professoressa di cinema e studi sui media presso l’UC Santa Barbara ricorda che, nel 1939, il poeta Melvin B. Tolson fu uno dei critici neri a denunciare il razzismo del film al momento della sua uscita definendolo, sul Washington Tribune, “più pericoloso di The Birth of a Nation di D.W. Griffith“. “Idealmente, una versione restaurata di Via col vento includerà una conversazione sul motivo per cui così tanti aspetti del film sono considerati razzisti e storicamente imprecisi, dalla rappresentazione degli schiavi che sembrano felici di essere costretti a lavorare, all’implicazione che le donne bianche che vivevano nella famiglie che possedevano le piantagioni non erano complici della pratica della schiavitù“, dichiara Theodore-Vachon. Via col vento, secondo gli storici quindi, non dovrebbe essere cancellato, ma neanche guardato senza analizzare il contesto storico, ma una clip introduttiva, per alcuni, non basta.

 

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