Venezia 82 – Carlo Verdone sulla firma pro Pal per boicottare Gadot e Butler: “Mi hanno messo in mezzo”

Ai microfoni de Il Corriere della Sera, Carlo Verdone prende le distanze dalla petizione pro Pal contro gli artisti pro Israele.

Diciamo la verità, mi hanno messo in mezzo“. Con queste parole, rilasciate ai microfoni de Il Corriere della Sera, Carlo Verdone ha spiegato il perché della sua firma sulla lista di Venice4Palestine per boicottare l’arrivo alla 82esima Mostra del Cinema di Venezia dell’attrice Gal Gadot e dell’attore Gerald Butler, considerati entrambi vicini alle posizioni del governo israeliano. Le due star sarebbero dovuti arrivare al Lido per presentare il film di In the Hand of Dante di Julian Schnabel, ma viste le critiche entrambe hanno deciso di declinare l’invito.

Carlo Verdone dice no al boicottaggio degli artisti al Festival di Venezia 2025

Carlo Verdone ha rivelato di essere stato contattato, in merito alla lista pro Pal, da Silvia Scola, figlia del regista Ettore Scola. “Mi ha chiamato chiedendomi se volevo firmare un appello contro quello che sta accadendo a Gaza, che va condannato in tutti i modi, nell’ambito della Mostra, manifestando a una platea ampia la sensibilità del cinema, che non è chiuso nell’indifferenza. E ho firmato. In un secondo momento i promotori pro Palestina hanno aggiunto i nomi di quei due attori“, ha dichiarato il regista.

Carlo Verdone si è detto contrario all’escludere gli artisti da una manifestazione come il Festival di Venezia. “Anche all’inizio della guerra in Ucraina ricordo il boicottaggio verso i tennisti russi. Ma cosa c’entravano loro? Sono sportivi, non militari né politici, giocano a tennis. Gli attori non possono diventare il tribunale dell’Inquisizione. Un festival è un tavolo di confronto, di tolleranza e di libertà. Questo invece significa censurare. Poi certo non si possono chiudere gli occhi su ciò che sta accadendo a Gaza. Io sull’esclusione non ci sto. Meglio un confronto“.

Precisando che “forse da parte mia c’è stato un attimo di superficialità, sai come vanno queste cose, ti dicono ha già firmato questo e quello“, Carlo Verdone ha sottolineato che né Gal Gadot e né tantomeno Gerard Butler “non sono gente che tira le bombe“, difendendo l’attrice “Lei è israeliana, ha prestato il servizio militare, ma lo fanno tutti lì“. Sulla manifestazione del movimento Venice4Palestine farà al Lido davanti al Palazzo del Cinema, l’attore e regista romano non si è tirato indietro nel dire la sua. “La facessero, per carità, non contesto nulla. La cultura non dev’essere un’arma, escludere non è cultura. Ha ragione Buttafuoco, non si può caricare sulle spalle di due attori la disumanità di una guerra infinita, che va fermata“.