Vai Bello – Storia della Spaghetti Funk al Milano Film Fest 2025: J-Ax, Dj Jad e la crew si raccontano tra nostalgia e passione

Abbiamo partecipato all'anteprima nazionale di Vai Bello – Storia della Spaghetti Funk, presentata al Milano Film Fest 2025.

Noi di Cinematographe.it abbiamo avuto il piacere di partecipare all’anteprima di Vai Bello – Storia della Spaghetti Funk, presentata al Milano Film Fest 2025, un evento imperdibile per chiunque abbia amato (e ami ancora) la golden age del rap italiano. Il documentario, introdotto da Claudio Santamaria, racconta la nascita, l’evoluzione e il legame umano e artistico dietro uno dei collettivi più iconici della scena hip-hop italiana.

Vai Bello – Storia della Spaghetti Funk cinematographe.it

La visione del documentario è stata un vero e proprio viaggio nel tempo. Girato quasi interamente con materiale d’archivio inedito, filmato direttamente dai membri della crew negli anni ’90, Vai Bello è un tuffo nel cuore pulsante della Spaghetti Funk. Le immagini del documentario presentato al Milano Film Fest restituiscono tutta la spontaneità di una generazione che ha fatto del rap una questione di identità e appartenenza, prima ancora che di carriera.

Tra i protagonisti ovviamente J-Ax e Dj Jad, ma anche tutti quei volti che hanno costruito con loro quel mondo. Le parole dei protagonisti raccontano una quotidianità fatta di improvvisa condivisione, di passione per la musica e per lo stare assieme. Durante l’incontro, i membri della crew hanno parlato apertamente delle loro storie personali e collettive. Hanno rivelato che è stata proprio la reunion degli Articolo 31 ad aver riacceso la scintilla e ad aver dato linfa vitale a questo progetto.

Il documentario offre anche uno spaccato socioculturale importante. Si parla della Milano degli anni ’90, viva, sporca, creativa, in contrasto con quella iperconnessa e più individualista di oggi. Il cambiamento è sintetizzato da queste due frasi che colpiscono dritte al cuore: “Prima si faceva il rap per passione e se si faceva il rap non si facevano i soldi, oggi per fare i soldi si fa il rap. Ieri ci si ritrovava in piazza, oggi ci si ritrova sui social.”

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