Trieste Science+Fiction Festival 2023: i vincitori della 23esima edizione del festival

Tutti i premi e i vincitori della 23esima edizione del festival dedicato al cinema mitteleuropeo ed est europeo.

Si è conclusa con la cerimonia di premiazione al Politeama Rossetti il Trieste Science+Fiction Festival 2023, la principale manifestazione italiana dedicata alla fantascienza svoltasi al Rossetti, al Teatro Miela e al DoubleTree by Hilton Trieste. Organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground, anche nel 2023 il festival ha portato sul grande schermo le migliori produzioni di genere fantastico, con oltre 50 anteprime cinematografiche mondiali, internazionali e nazionali e tre concorsi alla presenza di registi, attori e autori da tutto il mondo. L’edizione 2023 ha visto la partecipazione di oltre 10.000 spettatori che hanno assistito alle proiezioni e alle conferenze in programma, confermando il successo del festival italiano che ogni anno porta sul grande schermo il meglio della fantascienza mondiale.

I vincitori del Trieste Science+Fiction Festival 2023

Trieste Science+Fiction Festival 2023; cinematographe.it

Il Premio Asteroide del Trieste Science+Fiction Festival 2023, che elegge il miglior film di fantascienza, horror e fantasy riservato alle opere prime, seconde o terze di registi emergenti, raggruppate nella sezione Neon del festival, è stato assegnato a Mars Express di Jérémie Périn con la seguente motivazione: “Un film con immagini sorprendenti e animazioni eleganti, il cui stile non limita la narrazione a un genere, e che affronta argomenti attuali come l’evoluzione dell’umanità e l’uso dell’intelligenza artificiale, senza esprimere giudizi“. La sinossi del film: “In un prossimo futuro, la detective privata Aline Ruby e l’androide suo partner vengono assoldati da un ricco uomo d’affari per rintracciare un noto hacker. Scendono così nei bassifondi della capitale del pianeta Marte, dove scoprono un losco giro di allevamenti di cervelli e di corruzione. Una ragazza scomparsa sembra nascondere un segreto sui robot che minaccia di cambiare il volto dell’universo. Unendo animazione 2D e 3D, questo elegante, intelligente e futuristico film noir è un’avventura cinematografica carica di adrenalina, impreziosita da umorismo e sequenze di azione mozzafiato“.

Trieste Science+Fiction Festival 2023; cinematographe.it
The Last Spark of Hope

Il Premio Méliès d’argent – Lungometraggi del Trieste Science+Fiction Festival 2023 è stato assegnato a The Last Spark of Hope di Piotr Biedroń, con la seguente motivazione: “Ci ha fatto rimanere sulle spine durante tutta la visione. Abbiamo amato il calore e l’umanità delle relazioni fra i personaggi principali. Ci ha spinti a riflettere sulle sfide che ci troviamo ad affrontare: la crisi climatica e ambientale, lo spettro di una pandemia globale, la crisi dei rifugiati, la crudeltà di una burocrazia Kafkiana e il modo in cui la complessità dell’Intelligenza Artificiale ci condiziona tutti. Nonostante tutto questo, il film commuove ed è, per di più, incredibilmente divertente, trovando l’elemento comico anche nella disperazione. Si tratta, essenzialmente, di un film sulla speranza“. La sinossi: “Dopo la fine delle guerre climatiche, è probabilmente rimasta una sola persona sulla Terra, Ewa. Vive assieme al robot Arthur, il cui compito è sorvegliare i confini del campo. Un giorno, Ewa esce da quei confini e al suo ritorno sbaglia la password. Nonostante il robot conosca Ewa, non la fa entrare, lasciandola confinata in una minuscola zona del campo. Girato in un’unica location, in un set costruito solo con rottami, il primo post-apocalittico polacco ci mostra un mondo devastato dai mutamenti climatici, mettendo in discussione i limiti tra umani e intelligenze artificiali“.

Trieste Science+Fiction Festival 2023; cinematographe.it
What-If-I

Il Premio Méliès d’argent – Cortometraggi del Trieste Science+Fiction Festival 2023 è andato a What-If-I di Lavinia Tommasoli e Pietro Traversa. la cui sinossi recita: “What-if-I: un’app che consente di vedere come sarebbe la propria vita oggi se si fosse fatta una scelta differente ieri. Un divertimento per qualcuno, un’app del rimpianto per molti“. Il Premio Wonderland – Rai4 e il Premio della Critica Italiana SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani sono stati conquistati da Mars Express di Jérémie Périn.

Restore Point

Il Premio Event Horizon – INAF del Trieste Science+Fiction Festival 2023, riconoscimento con cui l’Istituto Nazionale di Astrofisica premia il lungometraggio del festival che meglio affronta con efficacia filmica ed espedienti narrativi coinvolgenti, temi particolarmente rilevanti e innovativi nel campo della scienza, è andato a Restore Point di Robert Hloz. La sinossi: “Praga 2041. Ogni cittadino ha il diritto costituzionale di vivere una vita intera. In caso di morte innaturale, la persona viene riportata in vita attraverso l’innovativa tecnologia del “Restore Point”, che funziona solo se viene creato un backup della memoria cerebrale ogni 48 ore. L’omicidio non è contemplato. Ma la detective Emma Trochinowska viene incaricata di un terribile caso di omicidio plurimo dopo che il team di ripristino è riuscito a riportare in vita solo una delle due vittime. Il film d’esordio del regista Robert Hloz è un neo Blade Runner sull’onda del genere “futuro socialismo” che sta imperversando nel cinema ceco contemporaneo“.

Starr

Il Premio CineLab Spazio Corto del Trieste Science+Fiction Festival 2023 – riservato al miglior cortometraggio italiano presentato nella sezione Spazio Corto – è stato conquistato da Starr di Riccardo Grippo con la seguente motivazione: “Starr è un corto che si presenta a schermo come una denuncia tragicomica alla spettacolarizzazione dell’individuo e alla conseguente perdita di sé, per soddisfare le richieste di un pubblico deumanizzante, che esige un intrattenimento sempre più estremo. La violenza grottesca e splatter va di pari passo con la comicità slapstick, in un mix di sangue e risate, lame e smile“.

River

Il Premio del Pubblico, infine, Trieste Science+Fiction Festival 2023 è stato assegnato a River di Junta Yamaguchi, la cui sinossi recita: “Al Japanese Fujiya Inn, il personale e gli ospiti si trovano improvvisamente in un loop temporale in cui tutto ritorna a come era due minuti prima. Ma mentre il tempo si riavvolge e tutti tornano dov’erano, i loro ricordi restano. Qualcuno vuole uscire dal loop e continuare la propria vita. Altri, invece, apprezzano il tranquillo status quo e desiderano mantenerlo per sempre. Quando però uniscono le forze per indagare sulle cause del fenomeno, emergono storie personali e irrisolte“.