Tony Gilroy su Jimmy Kimmel: “Parallelismi tra Andor e il mondo reale”
Tony Gilroy commenta quanto accaduto a Jimmy Kimmel, tessendo dei parallelismi tra la sua serie Andor e il mondo reale
La sospensione a tempo indeterminato del talk show Jimmy Kimmel Live!, decisa da ABC in seguito ad alcuni commenti del presentatore Jimmy Kimmel sull’assassino di Charlie Kirk e sul presidente Donald Trump, ha scatenato una mobilitazione collettiva da parte del mondo dello spettacolo. Molteplici sono stati i commenti di supporto e di solidarietà da parte dei colleghi di Kimmel, tra cui Stephen Colbert, Jimmy Fallon e Jon Stewart, ma svariati sono anche i forti messaggi che arrivano da alcune star di Hollywood, come Pedro Pascal e Mark Ruffalo. A questi si è aggiunto Tony Gilroy, sceneggiatore e creatore della serie tv Andor.
Tony Gilroy commenta quanto accaduto a Jimmy Kimmel, tessendo dei parallelismi tra la sua serie Andor e il mondo reale

Tony Gilroy, recentemente intervistato da Deadline, ha intessuto alcuni parallelismi tra quanto è avvenuto all’interno di Andor e tra ciò che sta avvenendo in questo momento nel mondo reale, soprattutto a seguito di quanto è accaduto a Jimmy Kimmel. “Come parte del team creativo dietro Andor, abbiamo speso sei anni pensando a una presa di potere fascista in una galassia lontana, lontana. Sei anni pensando a persone normali che lottano contro un regime autoritario che sta venendo a ucciderle. Molte persone vedono dei parallelismi tra Andor e il mondo reale. Li vedo anch’io, in particolar modo dopo gli eventi dell’ultima settimana.“
“Gli strumenti di Donald Trump di coercizione e di intimidazione hanno trovato un focus su Hollywood. Di fronte a una bufera sui social media, alla paura e alle minacce della FCC, Disney ha sospeso Jimmy Kimmel per aver detto la sua” ha dichiarato Tony Gilroy, rivolgendosi in particolare alla Disney, compagnia a cui fa capo ABC, con la quale ha lavorato sin dai tempi di Rogue One: A Star Wars Story. “Ora Disney si trova davanti a un bivio: terminare il contratto di Kimmel e preparare la strada per un nuovo mondo trumpiano; oppure battersi per il primo emendamento e resistere agli attacchi che riceverà. Non c’è molto in gioco, solo la libertà di parola, l’ossigeno che sostiene la nostra vita.“
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