Tom Cruise: quella volta in cui difese Scientology e parlò di un complotto contro di lui

La "bizzarra" serata risale al 2006, poco dopo la nascita di Suri, la figlia che Tom Cruise ha avuto dalla sua ex moglie Katie Holmes.

Durante una serata insieme a Seth Rogen e Judd Apatow, Tom Cruise difese Scientology e parlò di un complotto orchestrato contro di lui

Nel corso di un’ospitata nel programma radiofonico di Howard Stern, Seth Rogen ha raccontato alcune delle stravaganti avventure che ha vissuto ad Hollywood, contenute nel suo nuovo libro, Yearbook. Una di queste riguarda la strana e memorabile cena con Tom Cruise, avvenuta intorno al 2006, poco dopo la bizzarra intervista che la star di Top Gun rilasciò nel salotto di Oprah Winfrey.

All’epoca, Rogen si recò a casa di Cruise insieme al regista Judd Apatow e nel corso della serata emerse l’argomento di Scientology. Cruise ammise quindi di considerare “strano” il comportamento della stampa nei suoi confronti. “C’è uno sforzo coordinato per farmi apparire in questo modo. Penso che l’industria farmaceutica mi stia facendo sembrare cattivo perché la mia rivelazione riguardo la loro frode è costata loro così tanti soldi che sono disperati. Stanno rimescolando e stanno facendo tutto il possibile per screditarmi, così non danneggerò più le vendite“, disse in quell’occasione.

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A quel punto Rogen gli chiese: “Quindi è stata Big Pharma a farti saltare sul divano di Oprah?“. Cruise spiegò che il filmato era stato modificato “per farlo sembrare peggio di quello che era in realtà e aggiunse: “Lo fanno tutto il tempo. Dovresti vedere cosa fanno al mio amico Louis Farrakhan!“. Apatow gli ricordò i numerosi commenti antisemiti fatti dal leader religioso ma Tom Cruise difese semplicemente Farrakhan, spiegando: “Vedi, questi sono i media. Stanno distorcendo tutto! È come con Scientology. Se mi permettessi di dirti di cosa si tratta veramente… dammi solo 20 minuti per dirti davvero di cosa si tratta. Son sicuro che dopo diresti ‘No dai, non può essere così’“.

Messi di fronte a tale proposta, Rogen e Apatow si scambiarono uno sguardo quasi a chiedersi “Siamo abbastanza forti da ascoltare questo discorso e non convertirci?” e, ad oggi, l’attore ammette di essere molto grato che il regista si trovasse con lui in quel momento, spiegando: “Generalmente sono una persona volitiva e di mente debole. Il tono di Cruise era allettante e se fossi lì da solo magari in questo momento starei raccontando un epilogo differente di quella serata. Ma, per fortuna, ho schivato quel proiettile“.

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