Timothée Chalamet nuovo volto di Bleu De Chanel: “dietro il profumo c’è un’intenzione specifica” [FOTO]

Sarà protagonista dello short film di Martin Scorsese, in uscita il prossimo autunno.

Al posto di Gaspard Ulliel, l’attore 37enne tragicamente scomparso lo scorso anno per un incidente di sci, suo ambasciatore fin dal lancio nel 2010, Blue De Chanel ha scelto il suo nuovo testimonial, Timothée Chalamet. Tra gli esponenti più noti della Generazione Z, dietro quel suo volto da ragazzino l’attore vanta già un lungo curriculum.

Esploso nel 2017 grazie a Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, da lì la sua carriera è letteralmente esplosa. Sempre sotto la direzione del cineasta italiano, ha recitato da protagonista in Bones and All, impersonato lo stravagante cappellaio in Wonka ed è apparso in Dune. Presto lo troveremo di nuovo sul grande schermo nei panni di Bob Dylan, in A Complete Unknown.

Timothée Chalamet sostituisce Gaspard Ulliel come ambassador di Bleu de Chanel

Timothée Chalamet nuovo volto Bleu de Chanel - Cinematographe.it

Scoprire la New York degli anni Sessanta lo incuriosisce molto, racconta Timothée Chalamet a Vanity Fair. Si sta preparando a interpretare il mito della musica e il suo pensiero corre di continuo a come si viveva a downtown all’epoca, quando era ancora accessibile. Già era un luogo speciale, così pregno di culture e arte. La velocità con cui la Grande Mela si evolve è repentina, tanto che quella dove Timothée Chalamet è cresciuto non esiste più.

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Il focus dell’intervista è, però, la nuova campagna promozionale di Bleu de Chanel, che partirà a giugno. Timothée Chalamet ha avuto anche l’onore lavorare con Martin Scorsese (da lui definito il miglior regista americano), nello short film in uscita il prossimo autunno. Una fragranza rimastagli appiccicata addosso relativa all’infanzia è stata di un vaporizzatore per ambienti al legno di cedro per la sua camera da letto. Quando la sorella andò all’accademia di ballo di Rosella Hightower a Mougins, la madre li portò in una profumeria a Grasse e l’esperienza gli piacque parecchio. Anche se l’odore nella stanza era opprimente, costituiva un modo di esprimere la propria vena artistica.

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