Tim Burton anticipa il suo prossimo film
Il regista sembra avere le sue priorità.
Dopo il clamoroso successo di Beetlejuice Beetlejuice, Tim Burton sembra già pronto a voltare pagina. Il sequel della commedia horror cult del 1988, uscito 36 anni dopo l’originale, ha incassato quasi mezzo miliardo di dollari al botteghino globale (451,9 milioni, per la precisione) a fronte di un budget di “soli” 99 milioni. Numeri che hanno convinto la Warner Bros. a mettere subito in cantiere un terzo capitolo.
Ad aprile, il CEO Michael De Luca aveva confermato che i lavori su Beetlejuice 3 sarebbero partiti a breve. Ma a gettare un po’ di mistero sulla timeline è arrivato lo stesso Burton, che in una recente intervista a Milenio ha lasciato intendere che il suo prossimo progetto sarà… di tutt’altro genere.

“Sto lavorando a un progetto animato,” ha rivelato il regista. “Spero di avere presto una sceneggiatura definitiva e poi procedere da lì. È qualcosa che mi entusiasma davvero tanto.”
Per i fan di Burton, è un ritorno alle origini che sa di promessa mantenuta. Prima di diventare il maestro del gotico hollywoodiano, l’autore californiano aveva già legato il suo nome all’animazione con capolavori come The Nightmare Before Christmas, La sposa cadavere e Frankenweenie, tutti esempi del suo amore per la stop-motion e per tecniche artigianali che oggi appaiono sempre più rarefatte, soppiantate dal digitale.
Nonostante la Warner Bros. sembri determinata a cavalcare l’onda di Beetlejuice con un terzo film, le parole di Burton fanno pensare che al momento la sua attenzione sia rivolta altrove. Anche perché negli ultimi mesi il regista è stato accostato ad altri progetti, tra cui un remake de L’attacco della donna di cinquanta piedi del 1958 – proposta che, però, lui stesso ha minimizzato.
La domanda ora è una sola: che impatto avrà questo nuovo film animato sulla lavorazione di Beetlejuice 3? Dopo aver aspettato 36 anni per un sequel, né lo studio né il pubblico sembrano disposti ad attendere altrettanto per il terzo capitolo. Ma se c’è una cosa che Burton ha dimostrato in carriera, è che quando la creatività chiama, sa ascoltare.
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