The Running Man: Edgar Wright firma uno dei migliori King di sempre

The Running Man con Glen Powell è arrivato nelle sale e il pubblico lo ha accolto come uno dei migliori adattamenti di Stephen King

Il nuovo The Running Man con Glen Powell è arrivato nelle sale italiane giovedì e, a quanto pare, il pubblico lo ha subito accolto come uno dei migliori adattamenti di Stephen King degli ultimi decenni. Un riconoscimento che pesa, soprattutto considerando quanto L’implacabile del 1987 avesse deviato dal romanzo originale.

Questa volta, Edgar Wright sceglie la via della fedeltà alla pagina scritta e, a giudicare dagli entusiasmi, ha fatto centro. Il film ha ottenuto un B+ da CinemaScore, punteggio che lo colloca nella fascia alta delle trasposizioni kinghiane. Solo quattro film tratti da King hanno fatto meglio all’epoca della loro uscita: Stand by Me, Le ali della libertà, Il miglio verde (tutti valutati A) e Misery non deve morire (A-).

Ecco la Top 10 provvisoria degli adattamenti da Stephen King, secondo CinemaScore:

  • A: Stand by Me, Le ali della libertà, Il miglio verde
  • A-: Misery
  • B+: La zona morta, Firestarter (1984), L’uomo in fuga (The Running Man), Dolores Claiborne, Dreamcatcher, It, It: Capitolo due, Doctor Sleep, e ora anche il nuovo The Running Man di Edgar Wright
  • B: Creepshow, Pet Sematary, Hearts in Atlantis, The Dark Tower, The Long Walk
  • B-: Cujo, Christine, Cat’s Eye, Creepshow 2, The Dark Half, The Shop, 1408, Carrie (2013), The Boogeyman
  • C+ / C / C-: tra cui Shining, La finestra segreta, The Mist, Pet Sematary (remake), Children of the Corn, Rise of the Machines — un’ingiustizia che molti fan non hanno ancora mandato giù, anche perché Shining e The Mist sono oggi considerati dei classici. Ma si sa: CinemaScore riflette le reazioni “a caldo” del pubblico, e negli horror il pubblico è spesso più severo.

E per Edgar Wright?

Curioso vedere dove si colloca questo nuovo titolo nella filmografia del regista:

  • A-: Scott Pilgrim vs. the World, Baby Driver
  • B+: The World’s End (Welcome to the End of the World), Last Night in Soho, The Running Man
  • Shaun of the Dead e Hot Fuzz non sono presenti perché, all’epoca, non erano usciti in un numero sufficiente di sale per entrare nelle statistiche CinemaScore.

Un ottimo esordio… ma basterà?

La valutazione del pubblico è eccellente, ma gli incassi del primo weekend sono stati deboli per una produzione da oltre 100 milioni di dollari. È presto però per decretare verdetti: spesso gli adattamenti di King recuperano nel tempo, grazie al passaparola e alla curiosità dei lettori. Di certo, questa nuova versione de Il fuggitivo sembra aver conquistato chi l’ha vista. E, per un regista come Wright – sempre attento alla tradizione ma con un gusto moderno e incisivo – è un segnale più che incoraggiante. Insomma, il pubblico ha parlato: The Running Man è tornato, e stavolta corre nella direzione giusta.

Leggi anche The Running Man, Arnold Schwarzenegger elogia il nuovo film