The Elephant Man di David Lynch torna in sala in edizione restaurata

Torna nelle sale italiane il celebre The Elephant Man di David Lynch, un cult dell'horror che cambiato le regole del genere dell'orrore.

A 40 anni dall’uscita del celebre film di David Lynch The Elephant Man vincitore di numerosi premi la pellicola torna nelle sale italiane in edizione restaurata

Imperdibile appuntamento il 40º anniversario dell’uscita del cult The Elephant Man, di David Lynch, che per l’occasione viene ripresentata nelle sale italiane in edizione restaurata. Uscito nel 1980, l’opera seconda di David Lynch, dopo l’esordio con Eraserhead, è stata restaurata dalla StudioCanal con la supervisione del regista stesso e distribuita dalla Cineteca di Bologna. A partire dal 21 settembre 2020 sarà possibile vedere sul grande schermo uno dei più celebri film di Lynch, entrati nell’immaginario collettivo. Commovente, a tratti spaventoso e portavoce di un’importante riflessione, The Elephant Man ha ricevuto 8 candidature all’Oscar alla 53ª edizione degli Academy Awards e 4 nomination ai Golden Globe; delle 7 candidature ai BAFTA ne ha vinte 3: Miglior Film, Miglior attore protagonista per John Hurt e Miglior Scenografia. Il film ha ottenuto inoltre anche il Premio César come Miglior Film straniero.

The Elephant Man - cinematographe.it

Anthony Hopkins in una scena del film

Oltre a John Hurt che interpreta appunto l’uomo elefante, nel cast sono presenti anche Anthony Hopkins e Hannah Gordon. Film biografico, adattamento dei libri The Elephant Man and Other Reminiscences di sir Frederick Treves e The Elephant Man: A Study in Human Dignity di Ashley Montagu, The Elephan Man racconta la  storia  di  John  Merrick,  l’uomo  elefante,  il freak (mostro) della Londra vittoriana proto-industriale, deformato dalla malattia e ridotto a un fenomeno da  baraccone.  Un  film  epocale,  che  ha cambiato le regole dell’horror, invertendo la tipica dinamica del genere, tra mostro e spettatore, dove la paura passa dai personaggi al pubblico e dove non è chiaro, o purtroppo lo è, chi siano i veri mostri della vicenda. Il restauro esalta il bianco e nero realizzato dal grande Freddie Francis, dando a un film già di per sé forte, un impatto maggiore, con un’attuale riflessione sullo sguardo e sull’orrore, messa in scena da uno dei registi più visionari della storia del cinema.