The Creator: il regista spiega perché si è pentito di aver ambientato il film nel 2070

Gareth Edwards spiega perché il suo film è ambientato nel 2070 e perché tale data è ormai sbagliata.

The Creator è il recente lungometraggio sci-fi firmato da Gareth Edwards, apprezzato filmmaker americano lontano dalle scene dal 2016, anno in cui uscì il suo Rogue One: A Star Wars Story.

Con The Creator Edwards torna nel mondo della fantascienza con una storia totalmente originale: ci troviamo in un futuro dove umani e robot, dotati di intelligenza artificiale, sono in guerra. Il protagonista, un soldato di nome Joshua (John David Washington), viene chiamato a porre fine alla guerra fermando il “creatore”, il programmatore di tutte le IA, una creatura robotica con le sembianze di un bambino.

The Creator: Gareth Edwards trova una correlazione tra l’evoluzione dell’ultimo anno delle IA con il proprio film

The Creator - Cinematographe

Gareth Edwards in una recente intervista con Cinema Daily US ha spiegato le ragioni della decisione di inserire una data specifica nel proprio film, nonostante fosse fin dall’inizio riluttante a tale scelta. Un timore dato dall’imprecisione dei film di fantascienza di predire ed immaginare realisticamente il futuro. Alla fine il regista ha scelto di immaginare un 2070 dove c’è una guerra tra robot, umani e IA, una datazione di cui ora Edwards si pente osservando l’attuale evoluzione dell’intelligenza artificiale.

Il trucco con le IA è arrivare a quel punto preciso tra prima dell’apocalisse dei robot e non dopo – che credo ci sarà a novembre o dicembre. Penso che siamo stati molto fortunati. La barzelletta è che quando scrivi un film, specialmente un film di fantascienza, cerchi di non mettere una data precisa. Non volevo mettere una data per il film perché anche Kubrick ha sbagliato (con il suo 2001: Odissea nello spazio). Ero tipo ‘non voglio scrivere una data’, ma ad un certo punto devi farlo. Ho fatto qualche calcolo e ho scelto 2070. Adesso mi sento un’idiota perché avrei dovuto scegliere 2023. Tutto ciò che è successo negli ultimi mesi o anno è spaventosamente strano, soprattutto quando guardi adesso. Quando presentammo l’idea allo Studio, questa idea di una guerra con le IA, tutti volevano sapere la backstory. ‘Beh, piano. Perché dovremmo essere in guerra con le IA?’ Come se fossero state vietate perché sono andate fuori strada. ‘Ma perché dovresti vietare le IA?’ Sarà forte e bla bla bla. Erano tutte queste idee a cui dovevi dare un perché, perché forse l’umanità avrebbe ripudiato questa cosa e non sarebbe più stata a suo favore. Ma nel modo in cui si sono evolute le cose, tipo le basi per il nostro film, è più o meno quello che è successo negli ultimi mesi [lo sciopero di attori e sceneggiatori contro gli Studios per l’uso improprio delle IA].

Vi ricordiamo che il progetto, co-scritto dallo stesso Edwards insieme a Chris Weitz, è nelle sale italiane dal 28 settembre con la distribuzione affidata nello specifico a Walt Disney Studios Motion Pictures.

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