Terence Davies, addio al regista britannico: aveva 77 anni

Il regista britannico è morto in seguito a una breve malattia, non meglio specificata da parte dei suoi famigliari.

È con profonda tristezza che annunciamo la morte di Terence Davies, morto serenamente a casa dopo una breve malattia. Con queste poche parole, i famigliari del regista e sceneggiatore britannico hanno annunciato la sua scomparsa, a poco più di un mese dal suo 78esimo compleanno. Il suo ultimo film rimarrà Benediction, lungometraggio del 2021 che ripercorre la vita del poeta Siegfried Sassoon dal ricovero forzato in un ospedale psichiatrico a causa delle sue posizioni contro la guerra alla crisi di fede e la conversione al cattolicesimo, passando per le relazioni clandestine con alcuni uomini durante la prima guerra mondiale.

La carriera di Terence Davies

Terence Davies; cinematographe.it

Nato a Liverpool il 10 novembre 1945, Terence Davies è cresciuto in una famiglia della classe operaia. Dopo aver lavorato dieci anni come commesso in un’agenzia di spedizioni e come ragioniere in uno studio contabile, nel 1971 entra nella Coventry School of Drama, dove scrive e dirige il suo primo cortometraggio, Children, finanziato dal Production Board del British Film Institute. Entra poi alla National Film School, realizzando come film di diploma Madonna and Child (1980). Con il successivo Death and Transfiguration (1983) conclude quella che viene poi presentata nei festival cinematografici internazionali come The Terence Davies Trilogy (1984).

Nel 1988 scrive e dirige il suo primo lungometraggio, Voci lontane… sempre presenti, vincitore del Pardo d’oro al Festival di Locarno e del premio FIPRESCI al 41º Festival di Cannes, nella Quinzaine des Réalisateurs. Seguono Il lungo giorno finisce (1992), Serenata alla luna (1995), tratto da un romanzo di John Kennedy Toole, entrambi in concorso al Festival di Cannes, e La casa della gioia, tratto da un romanzo di Edith Wharton. Passano otto anni prima che Davies presenti la sua successiva opera cinematografica, Of Time and the City, documentario sulla sua città natale, presentato come proiezione speciale nella selezione ufficiale del Festival di Cannes 2008. Nel 2011 realizza Il profondo mare azzurro, trasposizione dell’omonima opera teatrale di Terence Rattigan. Tra i suoi ultimi lavori, A quiet passion (2016), con Cynthia Nixon nel ruolo della poetessa solitaria Emily Dickinson.