Teo Mammucari rivela i motivi dell’addio a Le Iene: “mi hanno detto che ero matto”
Il famoso conduttore televisivo e attore italiano ha spiegato come mai ha deciso di lasciare il programma.
Teo Mammucari (vero nome, Teodoro Mammucari) è un noto conduttore televisivo e attore italiano, nato a Roma nel 1964. Per tutta la sua carriera, l’artista si è distinto per la conduzione (e collaborazione) di diversi programmi televisivi, a partire da Scherzi a Parte (edizione 1994 e 1995), Cercando Cercando (1996), Forum (1996), Veline (2002, 2004), Velone (2003), Cultura moderna (2006-2007, 2016-2017), Sarabanda (2009), diventando famoso, in particolare, per la conduzione di Libero, su Rai 2, nel 2000 e tra il 2002 e il 2004. Tra l’altro, il divo è stato, in passato, uno degli inviati de Le Iene, nel 1999, per poi passare alla conduzione tra il (2013 e il 2015, 2017-2018 e 2022-2023) condividendo il palco con Belen Rodriguez.
Teo Mammucari è diventato famoso per la conduzione di Libero
A quanto pare, però, Teo Mammucari ha da poco abbandonato proprio Le Iene, come riporta Il Fatto Quotidiano, ma il conduttore ci ha tenuto a precisare che è stata un sua libera scelta e che non a che vedere con un litigio con l’ideatore del programma ovvero Davide Parenti.
“Ho lasciato Le Iene e mi hanno detto che ero matto, in realtà avevo solo altre esigenze come quella di riprendere il racconto e il confronto col pubblico a teatro interrotto per vent’anni dalla televisione. Non si tratta assolutamente di un ripiego ma di una scelta artistica fatta mentre in tv conducevo la più vista trasmissione di Italia 1 e Tu si que vales su Canale 5. Ho chiesto a Italia 1 di darmi un programma tutto mio. Ho presentato un progetto. Mi hanno detto che stanno valutando. Quando saranno pronti, la porta è aperta da entrambi i lati. Però se per me non ci sono spazi per fare cose nuove, preferisco rinunciare anche a quelle vecchie e tornare a fare teatro. Davide ha litigato con tutti i conduttori che esistono. Non lo dico io ma i giornali. Io però non ho litigato con lui. Il contratto per l’edizione di quest’anno non lo avevo in realtà ancora firmato, per cui colsi l’occasione e quella mancanza di entusiasmo che sentii per andare a parlargli. È chiaro che sentirselo dire così non piace a nessuno. Però era giusto lasciare a chi in quel momento aveva più entusiasmo di me che sta facendo molto bene. Auguro loro di provare tutte le emozioni che Le Iene hanno dato a me”.
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