Tarantino svela il film che salverebbe in una capsula del tempo
Una bomba atomica, una capsula del tempo e un solo momento cinematografico da salvare: cosa sceglierebbero Boyle, Scott e Tarantino?
Immaginate uno scenario apocalittico: una bomba atomica esplode e avete una sola possibilità di salvare un frammento della storia del cinema. Davanti a voi c’è una capsula del tempo, destinata a future razze aliene, e la domanda è semplice ma definitiva: quale singolo momento del cinema salvereste? A confrontarsi su questo intrigante scenario sono tre pesi massimi della regia: Danny Boyle (Trainspotting), Ridley Scott (Alien) e Quentin Tarantino (Kill Bill). Tre nomi, tre personalità forti, tre visioni radicalmente diverse della settima arte. Le risposte, come prevedibile, sono state tutt’altro che banali.

Danny Boyle sceglie un classico intramontabile: la celebre transizione dall’osso all’astronave in 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Una sequenza simbolica, che abbraccia l’evoluzione umana e il salto nel futuro. “Una scelta su cui tutti sarebbero d’accordo”, sottolinea Boyle, che punta dritto a uno dei momenti più iconici della storia del cinema.
Ridley Scott, con il suo proverbiale sarcasmo, spiazza tutti: la scena da salvare per lui è Le nozze di Muriel, la commedia con Toni Collette. “L’ho visto almeno sei volte. È fantastico”, dice Scott con un sorriso. Un film che non rientra tra i soliti “grandi classici”, ma che il regista britannico eleva con una scelta sorprendente, capace forse di raccontare l’umanità con leggerezza e profondità.
Infine, Quentin Tarantino, che non perde occasione per stupire. Reduce da una nuova controversia a Cannes, il regista americano punta tutto sull’adrenalina: “Sceglierei una grande scena d’azione. Una delle migliori di sempre”. E no, non parla di Die Hard, né di Mission: Impossible. La sua scelta ricade sul clamoroso climax finale di Police Story 3: Supercop di Stanley Tong, con Jackie Chan protagonista. “Una sequenza che lascerebbe gli alieni a bocca aperta”, afferma Tarantino. Chan, che esegue tutte le acrobazie senza controfigure, incarna per Tarantino l’essenza spettacolare e fisica del cinema d’azione. “Potrei anche optare per qualcosa di più creativo, ma questa scena è pura dimostrazione di ciò che il cinema può fare”, conclude.
Scopri qui notizie, recensioni e approfondimenti sul Festival di Cannes 2025