Tarantino attacca Hunger Games: “Hanno copiato tutto da Battle Royale”
Secondo Tarantino, le somiglianze tra i romanzi di Suzanne Collins e Battle Royale sarebbero talmente evidenti da rendere quasi inspiegabile l’assenza di una causa legale.
Quentin Tarantino non è mai stato un tipo da mezze parole, e anche il suo recente passaggio al The Bret Easton Ellis Podcast lo conferma. Invitato a svelare la sua lista dei 20 migliori film del XXI secolo, il regista ha commentato ciascuna scelta con la consueta libertà di pensiero. E qui arriviamo al punto caldo.
Tra i titoli citati – da West Side Story di Spielberg a Moneyball, fino al thailandese Chocolate – quello che gli sta più a cuore è l’undicesimo classificato: Battle Royale di Kinji Fukasaku. Non è una sorpresa per chi conosce Tarantino, che negli anni ha sempre elogiato il film distopico del 2000 tratto dal romanzo di Koushun Takami. Ma stavolta è andato oltre, puntando il dito contro la saga di Hunger Games, quella che ha lanciato la carriera stellare di Jennifer Lawrence.

Secondo Tarantino, le somiglianze tra i romanzi di Suzanne Collins e l’opera giapponese sarebbero talmente evidenti da rendere quasi inspiegabile l’assenza di una causa legale. “Non capisco come la scrittrice giapponese non abbia fatto causa a Suzanne Collins per ogni fottuta cosa che possiede”, ha dichiarato, accusando la saga americana di aver copiato la struttura narrativa di Battle Royale. La sua spiegazione è lapidaria: “quegli stupidi critici letterari”, ha detto, non avrebbero avuto modo di conoscere il film giapponese, finendo per celebrare le idee della Collins come originali.
Il regista ha raccontato anche il suo primo incontro con Battle Royale: lo vide durante una proiezione privata in Giappone mentre preparava Kill Bill. “Non avevo idea di cosa stavo per vedere… ed è stato pazzesco”, ha ricordato. Qualche mese dopo, alla proiezione di mezzanotte al Seattle Film Festival, si divertì a osservare il pubblico ignaro. Sapeva cosa li aspettava, ed era certo che non fossero pronti a quel tipo di esperienza.

Nel corso del podcast, Tarantino ha avuto parole di lode anche per altri film della lista, a partire da West Side Story, che secondo lui ha “rivitalizzato” Steven Spielberg. “Questo è il film in cui Steven dimostra di avere ancora la stoffa”, ha commentato, spingendosi a un paragone diretto con Scorsese: “Non credo che Scorsese abbia mai realizzato un film così entusiasmante in questo secolo”.
Più sgangherato, ma altrettanto sincero, il suo affetto per Jackass: The Movie, tredicesimo in classifica. Tarantino lo ha definito il film che più lo ha fatto ridere negli ultimi vent’anni. Tanto da mostrarlo alla troupe di Kill Bill durante le riprese, convinto che quell’umorismo fisico e demenziale fosse contagioso.
La conversazione proseguirà con un nuovo episodio del podcast, in cui Tarantino rivelerà i suoi 10 film preferiti del XXI secolo. E conoscendo il personaggio, è difficile che lo faccia senza spargere un po’ di sangue lungo la strada.
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