Suicide Squad: David Ayer rinuncia alla sua Ayer Cut

Dopo tanti mesi di tribolazioni, il cineasta esce sconfitto da questo imponente desiderio che, a quanto pare, non vedrà mai la luce.

Suicide Squad è un lungometraggio che, purtroppo, non rientra sicuramente tra i grandi progetti della DC: se a livello di incassi, infatti, il film è riuscito ampiamente a soddisfare le aspettative, dal punto di vista critico, il lungometraggio è stato totalmente affossato dai giornalisti che hanno messo in evidenza parecchie criticità. Con il passare del tempo, però, andando ad analizzare la questione si è realtà scoperta la verità e a raccontarla è stato lo stesso regista, David Ayer (che tra l’altro a breve vedremo con la sua ultima pellicola ovvero The Beekeeper). In una serie di post molto accesi che non hanno lasciato adito a dubbi, infatti, il film-maker ha raccontato la sua versione dei fatti.

Suicide Squad è arrivato nelle sale nel 2016

Suicide Squad - Cinematographe

L’autore ha spiegato che la sua idea iniziale di Suicide Squad è stata smantellata, nel corso del tempo, dalla produzione DC che ha eliminato gran parte delle sue idee per proporre una versione totalmente distorta del suo progetto. Uno scenario terribile che però sembra perfettamente coerente con delle dichiarazioni di altri artisti che hanno collaborato con la company supereroistica Snyder compreso che, invece, con Netflix a quanto pare si trova molto meglio. Ebbene, proprio in pieno clima di tensione, ecco che il regista ha parlato di una sua possibile versione estesa e originale di Suicide Squad, la cosiddetta Ayer Cut che ha cercato di lanciare.

Purtroppo, però, il sogno di Ayer sembra essersi concluso nel peggiore dei modi, come riporta Heroic Hollywood. Se infatti si vanno ad analizzare gli ultimi post del cineasta, si può capire, in modo decisamente evidente, che purtroppo ha rinunciato al suo desiderio, tra l’altro aggiungendo di voler tagliare corto con la DC che non gli ha permesso di pubblicare tale versione del suo film:

“Niente della situazione mi fa sentire bene. Lo studio non ha interesse a rilasciarlo. È ora di correre e non guardare indietro, No, sto bene. Non è necessario andare in giro con una ciotola per l’elemosina. Proteggerò maggiormente il mio cuore andando avanti.”

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