Stephen King contro i cinecomic: “La loro violenza è quasi pornografica”

Stephen King non le manda a dire ai colossi dei cinecomic. Lo scrittore ha criticato il modo in cui i film Marvel e DC mettono in scena la violenza, definendola “quasi pornografica”

Stephen King non le manda a dire ai colossi dei cinecomic. Intervistato dal Times UK, lo scrittore ha criticato duramente il modo in cui i film Marvel e DC mettono in scena la violenza, definendola “quasi pornografica” e soprattutto “sbagliata”. Secondo King, nei blockbuster di supereroi “interi isolati vengono distrutti, ma non si vede mai sangue”. Una rappresentazione edulcorata, che per l’autore di Shining e It rischia di anestetizzare lo spettatore. “Se non mostri davvero le conseguenze, allora è meglio non farlo del tutto” ha aggiunto.

Le dichiarazioni arrivano a pochi giorni dall’uscita dell’adattamento cinematografico di The Long Walk, romanzo distopico scritto da Stephen King nel 1979. Diretto da Francis Lawrence (Hunger Games) e sceneggiato da JT Mollner, il film non fa sconti: segue un gruppo di adolescenti costretti a partecipare a una marcia letale, in cui rallentare significa morire. Nel cast compaiono Cooper Hoffman, David Jonsson, Judy Greer e Mark Hamill.

“È un film piuttosto brutale” ha commentato King, sottolineando come regista e sceneggiatore abbiano rispettato la sua richiesta di non nascondere la crudezza della storia. Il film, che uscirà il 12 settembre nei cinema statunitensi sotto la distribuzione di Lionsgate, promette una visione cruda e psicologicamente intensa del futuro distopico immaginato da King nel 1979, quando pubblicò il romanzo con lo pseudonimo Richard Bachman.