Star Trek: Beyond – Simon Pegg risponde a George Takei sulla questione Sulu

Ieri abbiamo appreso una notizia importante: il personaggio interpretato da John Cho, Hikaru Sulu, sarà il primo personaggio apertamente omosessuale in Star Trek: Beyond. A prima vista, si potrebbe supporre che George Takei, l’attore che ha interpretato il personaggio nel franchise originale e sostenitore dei diritti dei gay, sia soddisfatto della decisione.

George Takei è ragionevolmente in disaccordo nella questione Sulu

Takei, in un’intervista a THR, considera la cosa “davvero un peccato” perché avrebbe preferito l’introduzione di un nuovo personaggio omosessuale al posto di Sulu. “Purtroppo, è una distorsione della creazione di Gene (Roddenberry n.d.r. – creatore della serie nel 1966) alla quale ha messo tanta anima nel personaggio. Credo sia davvero un vero peccato” ha detto. George Takei, parlando del regista Justin Lin, ha continuato dicendo: “Questo film esce in occasione del 50° anniversario di Star Trek ed è un tributo a Gene Roddenberry, l’uomo la cui visione ci è stata regalata attraverso mezzo secolo di storia della saga. Onoratelo e create un nuovo personaggio omosessuale. Io li ho esortati. E mi è sembrato di averlo convinto.”

George Takei avrebbe preferito l’introduzione di un nuovo personaggio omosessuale

Quindi la delusione di Takei pare comprensibile. Non che si dica che George Takei stia dando un’opinione omofobica alla questione, quanto invece sia rimasto deluso dal cambiamento drastico del personaggio di Sulu definito per cinquant’anni come eterosessuale.

Simon Pegg risponde a George Takei

Ora Simon Pegg, che ha co-scritto e protagonista in Star Trek Beyond, ha risposto tramite The Guardian: “Ho grande amore e rispetto per George Takei, il suo cuore, il coraggio e il suo umorismo sono una fonte di ispirazione, tuttavia, per quanto riguarda i suoi pensieri sul nostro Sulu, sono rispettosamente in disaccordo con lui.” Pegg ha continuato: “Ha ragione, è un peccato, è un peccato che la versione cinematografica dell’universo più tollerante e inclusivo della fantascienza non abbia avuto un personaggio LGBT fino ad ora. Avremmo potuto introdurre un nuovo personaggio gay, ma lui o lei sarebbe stato/a in primo luogo definito per la sua sessualità piuttosto che semplicemente per quello che è.”

Simon Pegg ha parlato della timeline alternativa di Star Trek: Beyond

“Justin Lin, Doug Jung e io abbiamo sempre amato l’idea che il pubblico avrebbe apprezzato l’umanità del personaggio senza lasciarsi condizionare da alcun pregiudizio. L’orientamento sessuale è solo uno dei tanti aspetti personali di un personaggio e non la caratteristica più importante. Inoltre, il pubblico avrebbe dedotto che la presenza LGBT fosse stata in Star Trek sin dall’inizio (o almeno nel Kelvin Timeline), e che un eroe gay non è nulla di nuovo o strano. È anche importante notare che Sulu non ha mai nascosto la sua sessualità. Perchè avrebbe dovuto farlo? Semplicemente non lo ha mai mostrato prima.”

Simon Pegg e George Takei in un confronto rispettoso

Per quanto riguarda come questa linea temporale alternativa potrebbe influenzare la sessualità, Simon Pegg ha concluso: “Il nostro Star Trek si pone su una linea temporale alternativa con dettagli alternativi. Qualunque sia l’ingrediente magico che determina la nostra sessualità questo era diverso per Sulu nella nostra linea temporale. Mi piace questa idea perché suggerisce che in un ipotetico multiverso, attraverso una matrice infinita di realtà alternative, siamo tutti LGBT da qualche parte. Qualunque sia la dimensione in cui abitiamo, tutti noi vogliamo solo essere amati da coloro che amiamo (e io amo George Takei). Non posso parlare per ogni realtà, ma questo deve sicuramente essere vero nella nostra. Lunga vita e prosperità.”

Fonte: Collider
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