Springsteen: Liberami dal nulla, il trailer del biopic divide i fan sul casting di Jeremy Allen White

È finalmente arrivato il primo trailer di Springsteen: Liberami dal nulla, il film biografico dedicato a Bruce Springsteen, con protagonista Jeremy Allen White nei panni del leggendario “Boss”. Ma l’accoglienza del pubblico, almeno online, è tutto fuorché unanime. Il film, atteso per il 24 ottobre, è tratto dal libro Deliver Me From Nowhere: The Making of Bruce Springsteen’s Nebraska di Warren Zanes, e si concentra sulla genesi di Nebraska, l’album del 1982 che ha segnato una svolta intima e malinconica nella carriera del cantautore del New Jersey.

White, trentiquattrenne e già vincitore di un Emmy per The Bear, interpreta un giovane Springsteen impegnato nella realizzazione di uno dei suoi lavori più introspettivi. Nel trailer, lo vediamo esibirsi in alcuni brani iconici, tra cui Born to Run, confermando che sarà proprio l’attore a cantare nel film. Le reazioni però si sono spaccate in due fazioni ben distinte. Da un lato, i sostenitori entusiasti:
“Questo trailer mi ha confermato che Jeremy Allen White è una star del cinema”, scrive qualcuno su X (ex Twitter). Un altro utente esclama: “La campagna per l’Oscar di Jeremy Allen White è ufficialmente iniziata. Evviva!” C’è chi già immagina il premio dorato sulla mensola: “Non passerà molto tempo prima che Jeremy aggiunga un Oscar al suo palmarès.”

Dall’altro lato, però, non manca lo scetticismo. “Mi piace Jeremy Allen White, ma questo film sarà orribile. Non sono riusciti a trovare un attore che somigliasse almeno un po’ a Bruce?”, si domanda un utente perplesso. “Non ha né l’aspetto né la voce di Springsteen”, rincara un altro. C’è chi lo paragona ad altri biopic musicali recenti: “A differenza di Chalamet che interpreta Bob Dylan in A Complete Unknown, io proprio non riesco a vedere Jeremy nei panni di Bruce.”

Una cosa è certa: Springsteen: Liberami dal nulla ha già acceso il dibattito, e forse era proprio questo l’obiettivo. Dopotutto, raccontare Springsteen significa immergersi nell’anima dell’America più profonda – e forse anche scontrarsi con le sue aspettative più affezionate.