Spaccapietre presentato al Nuovo Cinema Aquila dai registi De Serio e dall’attore Salvatore Esposito
Al Nuovo Cinema Aquila i fratelli De Serio e l'attore Salvatore Esposito presenteranno al pubblico il film Spaccapietre.
Spaccapietre diretto dai fratelli De Serio con protagonista Salvatore Esposito sarà presentato al Nuovo Cinema Acquila dai registi e dall’attore
In occasione dell’uscita del film Spaccapietre diretto da Gianluca e Massimo De Serio, il Nuovo Cinema Aquila, giovedì 10 settembre alle 21.10 proietterà il film alla presenza dei regista e del protagonista Salvatore Esposito. Dopo la visione sarà inoltre possibile aprire un dibattito con l’attore e i fratelli De Serio. L’incontrò sarà introdotto da Mimmo Calopresti. Spaccapietre è stato presentato alle Giornate degli Autori 2020 nell’ambito della 77ª Mostra del Cinema di Venezia ed è nei cinema dal 7 settembre 2020. “In Spaccapietre”, spiegano i registi: “arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall’assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni ‘60, faceva lo spaccapietre. Il film è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un’anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un’altra donna. Ma è anche un film d’amore paterno in cui affiorano puri i temi della morte, della violenza, della paura, dell’amore, della vendetta”.
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Sinossi: Giuseppe, ex spaccapietre, dopo un grave incidente sul lavoro si ritrova disoccupato. Suo figlio Antò sogna di fare l’archeologo e fantastica sull’occhio vitreo del padre, come se fosse il segno di un superpotere. Sono rimasti soli da quando Angela, madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi. Senza più una casa, costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali, Giuseppe ha ancora la forza di stringere a sé Antò, la sera, e giocare a raccontarsi una storia. In questa storia irromperà Rosa, una donna incontrata nei campi che le sopraffazioni del padrone non hanno corrotto, e la cui umanità sarà per entrambi rifugio, forza e ribellione.