Sopravvissuto – The Martian: perché il film con Matt Damon potrebbe essere il più realistico del suo genere?

Sopravvissuto - The Martian pare avere tutte le carte in regola per essere il film più realistico di sempre sui viaggi nello spazio per varie ragioni. Andiamole a scoprire.

Sopravvissuto – The Martian è la prova di quanto possa essere affascinante la scienza, anche senza ricorrere a espedienti come mostri o asteroidi.

Sopravvissuto – The Martian, l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Andy Weir, non è un semplice film di viaggi nell’universo, ma una delle pellicole di esplorazione spaziali più realistici che siano mai usciti sul grande schermo.

L’accuratezza di un’opera non dovrebbe dipendere esclusivamente dai mezzi adottati e dalle scene riprodotte, ma anche dal modo in cui gli esperti del campo vengono ascoltati. Partendo da tali presupposti, potremmo essere in presenza del titolo più fedele alla verità. Analogamente al libro, cattura la cultura alla radice: la maniera in cui gli scienziati parlano, interagiscono tra di loro, le motivazioni e la risposta al fallimento estremo.

Jessica Chastain
Nella maggior parte dei lungometraggi a elevato budget, uno scienziato somiglia solitamente a un robot: freddo, antisociale, calcolatore e quasi mai spiritoso (e, in tal caso, ci finisce puntuale la battuta su Star Wars). Ebbene, dai soliti cliché rifugge Mark Watney (Matt Damon), il protagonista di Sopravvissuto –  The Martian.

È divertente e il suo senso dello humour potrebbe essere ciò che lo salva dal perdere la speranza – e la stabilità mentale – nel momento di ritrovarsi da solo su Marte. Hanno una personalità lontana dagli stereotipi, normalmente adottati dagli sceneggiatori, pure gli altri personaggi.

Il comandante Lewis è un geologo addestrato della marina militare al comando di una spedizione su Marte amante della discoteca e degli show tv anni Settanta. L’unico a ricordare col proprio atteggiamento un androide è Rich Purnell, ma costituisce l’eccezione, non la regola.

Una scena di The Martian
Sopravvissuto – The Martian ha poi il merito di evidenziare quanto sia importante il lavoro di squadra e non di un singolo individuo. Descrive l’impegno delle persone intente a costruire una sonda per inviare cibo a Watney e le molte, troppe cose in grado di andare storte durante il lancio di un razzo. Le sfide sono le più comuni dell’esistenza su Marte, tipo mantenersi in vita quando la superficie non ha praticamente atmosfera, coltivare piante (dove non ci sono acqua, né microbi sul suolo), e gli sbalzi di temperatura sono estremi.

In sostanza, Sopravvissuto – The Martian è una storia di sopravvivenza nello spazio che non ha bisogno di asteroidi o mostri o roba del genere, perché è un posto già abbastanza ostile. Infine, riflette fedelmente l’impegno delle persone addette all’incarico, anche qualora capitino lutti e disgrazie. La natura creerà spesso problemi, ma ciò viene messo in conto da chi intraprende simili missioni.

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