Sky Italia e altri produttori fondano una nuova società di distribuzione

Sky Italia in partnership con cinque primarie società di produzione quali Cattleya, Wildside, Italian International film (Gruppo Lucisano), Palomar e Indiana Production, entra ufficialmente nel campo della distribuzione cinematografica. La società sarà costituita nelle prossime settimane.

L’ingresso di Sky Italia nel mondo della distribuzione cinematografica italiana è segno di cambiamento, saranno molte le novità per il cinema

«Questa nuova realtà nasce per sostenere e stimolare il cinema italiano, attraverso un modello innovativo, aperto e partecipativo. Per la prima volta una media company che opera nel settore pay e free e alcuni importanti produttori indipendenti italiani uniscono le loro forze per offrire al mercato nuove opportunità, con la possibilità di tentare strade diverse sia sul piano dei modelli distributivi, che su quello dei contenuti e del linguaggio, arricchendo l’offerta cinematografica a tutto vantaggio degli amanti del cinema, del pubblico e più in generale dei consumatori», si legge nel comunicato di Sky Italia.

Al momento i due principali player della distribuzione sono 01 Distribution (Rai) e Medusa (Mediaset), le due aziende che si contendono i maggiori prodotti. Con l’entrata in gioco di Sky la partita si compone di un nuovo giocatore le cui mosse saranno senz’altro inedite per il panorama cinematografico attuale del nostro paese

Nella nuova società Sky avrà il 60% e gli altri produttori si divideranno il 40%, con quote dell’8% ciascuno. Lato produttori (complessivamente le cinque case di produzione interessate producono circa il 40% degli incassi di film italiani), l’idea era in piedi già da un paio di anni. Nel settore, infatti, alcuni player pensavano a una sorta di “United Artists” italiana e molti di loro lavoravano con Sky in particolare per le serie televisive. Tra l’altro va detto che esiste già una forte trasversalità, anche a livello di autori e attori, tra film per le sale e fiction per la televisione. Esempio è la miniserie “The Young Pope”, con la regia di Paolo Sorrentino e attori come Jude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando, prodotta da Wildside per Sky, la pay tv statunitense HBO e la pay francese Canal Plus.
Per quanto riguarda Sky, la media company nel tempo ha aumentato il suo impegno come produttore. Si pensi a Piuma (Palomar per Sky Cinema) che sarà in concorso al prossimo Festival di Venezia.

Staremo a vedere a attenderemo i cambiamenti, sperando sempre in una virata di vitalità ed innovazione.