Sharon Stone ha pagato lo stipendio di Leonardo DiCaprio in Pronti a morire

Sharon Stone ha prodotto Pronti a morire e ha combattuto con lo studio per assumere DiCaprio e il regista Sam Raimi.

Sharon Stone ha pagato lo stipendio di Leonardo DiCaprio nel 1995 quando lo studio non voleva sceglierlo

Tra la realizzazione della sua prima nomination agli Oscar con Buon compleanno Mr. Grape (1993) e l’avanzamento di carriera grazie a Romeo + Juliet (1996) e Titanic (1997), Leonardo DiCaprio ha recitato in ben 3 pellicole uscite nel 1995 che hanno plasmato la sua immagine come attore emergente: Ritorno dal nulla, Pronti a morire e Total Eclipse. Per il secondo film della lista DiCaprio ha recitato al fianco di Sharon Stone in un moderno western diretto da Sam Raimi, la cui storia si basa su una donna pistolera (Stone) che visita una città di frontiera e qui si scontra con il suo leader (Gene Hackman). Stone ha anche prodotto la pellicola e, come rivela nel suo nuovo libro The Beauty of Living Twice, è stata lei stessa a pagare lo stipendio di Leonardo DiCaprio dopo che lo studio TriStar Pictures si è rifiutato di sceglierlo per la parte.

“Questo ragazzo di nome Leonardo DiCaprio è stato l’unico che ha davvero azzeccato l’audizione”, scrive Stone nel libro, menzionando di aver fatto un’audizione a diversi adolescenti per il ruolo di The Kid. “È stato l’unico che è entrato e ha pianto, implorando suo padre di amarlo mentre moriva”.

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Sharon Stone ricorda che lo studio le ha detto: “Perché vuoi uno sconosciuto, Sharon, perché ti vuoi sparare sui piedi?”.

Lo studio ha detto che se lo avessi voluto così tanto, avrei potuto pagarlo con il mio stipendio. E così ho fatto.

L’attrice e produttrice ha poi dovuto difendere anche il regista Sam Raimi. Sharon Stone rivela di aver dovuto lottare per assumere il regista nel progetto, perché i suoi precedenti film (La casa e L’armata delle tenebre) hanno portato lo studio a credere che Raimi fosse un “regista di D-movie”. La Stone rivela di aver detto alla TriStar che Raimi “avrebbe lavorato quasi gratuitamente per invogliarlo” e lo studio lo ha assunto subito dopo.

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