Sean Penn senza mezzi termini sul governo di Donald Trump: “potrebbe distruggere il mondo”

Sean Penn non usa parole morbide per il presidente degli Stati Uniti.

Sean Penn non ha mai avuto peli sulla lingua, e nel recente episodio del podcast Substack di Jim Acosta lo ha dimostrato ancora una volta. L’attore – che è anche produttore del film Words of War, da poco uscito nelle sale – ha affrontato temi pesanti: politica mondiale, rischio autoritarismo, e un avvertimento diretto e tagliente contro Donald Trump.

Sean Penn avverte sul futuro degli USA

Sean Penn mette in guardia su Donald Trump - Cinematographe.it
Ph. Credits: Daniel Torok (Wikimedia Commons)

Durante la chiacchierata, insieme al deputato Eric Swalwell (anche lui produttore del film), Sean Penn ha lanciato una bomba: “Trump potrebbe tentare di distruggere il mondo prima di invecchiare“. Non era una battuta, né un’iperbole. Secondo l’attore, il rischio che l’ex presidente tenti di restare alla Casa Bianca anche oltre i limiti costituzionali è reale. Per lui, bisogna prendere sul serio ogni scenario, anche il peggiore.

Penn ha poi usato una metafora brutale: ha paragonato Trump a un uomo abbandonato dalla moglie che, pur di non lasciarla andare, uccide lei e il suo nuovo partner. “Se non può averla lui, non può averla nessuno”. Solo che in questo caso, la “lei” è il mondo intero. Una visione apocalittica, certo. Ma Penn non è tipo da usare mezze misure.

Swalwell ha rincarato la dose, dicendo che senza un Congresso vigile, una stampa coraggiosa e una magistratura indipendente, gli Stati Uniti rischiano grosso. Secondo lui, l’unico vero argine sono i cittadini che scendono in piazza e dicono a gran voce: “No, grazie”.

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Il film Words of War, al centro dell’intervista, racconta la storia di Anna Politkovskaya, giornalista russa assassinata nel 2005. E anche qui Sean Penn è stato diretto: “Quello che è successo in Russia può succedere anche qui. I segnali ci sono tutti. Bisogna svegliarsi”.

Il pericolo non è sostanzialmente solo nei libri di storia o in qualche Paese lontano. È reale, è vicino. E secondo Penn, bisogna guardarlo in faccia prima che sia troppo tardi.

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