Sean Penn perentorio contro Putin: “bullo e criminale di guerra”
Durante il Festival di Berlino, l'artista, co-regista del documentario fuori concorso Superpower, non è andato per il sottile.
Sean Penn, attore, regista e produttore cinematografico americano nativo di Santa Monica, il 17 agosto 1960. Sicuramente l’artista è uno dei volti più celebri del panorama hollywoodiano, capace di ispirare, in particolare, non solo con il suo incredibile talento recitativo, ma anche con le sue forti posizioni sociali e politiche che hanno spesso generato controversie a destra e a manca. Un personaggio, che alcuni potrebbero definire scomodo e che, da quando è iniziata la guerra russo-ucraina, si è schierato dalla parte dell’Ucraina, spalleggiando il presidente Volodymyr Zelens’kyj. Vi ricordiamo che, tra l’altro, proprio il film-maker era presente nel paese ancora prima che esplodesse il conflitto, denunciando apertamente, con un documentario, i vari scontri che erano già sedimentati.
Superpower è co-diretto da Aaron Kaufman
Questo progetto, Superpower, che Sean Penn ha co-diretto con Aaron Kaufman, è in questi giorni presente al Festival di Berlino, che si tiene dal 16 al 26 febbraio 2023, concorrendo per il Berlinale Documentary Award e, in questo contesto, proprio il cineasta ha attaccato apertamente Putin (come riportato da ANSA), oltre che appoggiare ancora una volta l’operato di Zelens’kyj.
Riguarda tutti noi contro Putin che è un bullo e un criminale di guerra. Questo ci tengo a dirlo è un film di parte, perché questa non è una guerra ambigua. Con questo docu volevo mostrare l’assoluta unità e compattezza dell’Ucraina nel perseguire tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta.
Sembra che però la frase in cui viene racchiuso il significato di Superpower l’ha indirizzata proprio il presidente ucraino a Sean Penn: “Per volare, hai bisogno di due ali, così non darmi una sola ala per poi chiedermi di volare: non volerò mai con un’ala”. Chiaramente, un riferimento al fatto che proprio l’Ucraina è stato messo nelle condizioni di resistere, ma non di vincere.