Scott Eastwood parla del sequel di Suicide Squad e del regista David Ayer

Secondo la maggioranza della critica (e buona parte del pubblico), Suicide Squad è stato un disastro. Come è accaduto per Man of Steel o per Batman v Superman: Dawn of Justice, i giudizi si sono divisi nettamente tra l’amore e l’odio, senza vie di mezzo. Solo una cosa sembra aver unito i pareri positivi e negativi: la chimica del cast. Da Deadshot di Will Smith, fino a GQ Edwards di Scott Eastwood.

Scott Eastwood: “E’ stato David Ayer a rendere Suicide Squad quello che è, nel bene e nel male”

GQ è uno dei Navy Seals che accompagnano Rick Flag nella missione. Il ruolo potrebbe essere definito quasi insignificante, ma sembra che Eastwood abbia talmente apprezzato la parte da voler apparire nel potenziale sequel. L’attore ne ha discusso con Screen Rant:

“Certo che vorrei tornare per un sequel. Lavorare con David Ayer… è un grande filmmaker.”

 

Eastwood attribuisce al regista David Ayer il credito di aver reso Suicide Squad quello che è, con i suoi pregi e i suoi difetti; sta poi allo spettatore decidere se amarlo o odiarlo.

Suicide Squad, che ha debuttato nei cinema italiani il 13 agosto scorso, ha stabilito diversi record al botteghino, ciò nonostante le critiche. Il film, infatti, ha incassato più di 380 milioni di dollari solo nel primo weekend di programmazione.