Scarlett Johansson accusa: “Mi offrivano ruoli solo per il mio aspetto fisico”
Scarlett Johansson ricorda che le sono stati offerti ruoli che ruotavano attorno al suo aspetto fisico e "allo sguardo maschile".
Scarlett Johansson è una veterana di Hollywood. Ha iniziato da bambina e oggi è una delle attrici più riconoscibili al mondo, grazie anche al suo ruolo nel Marvel Cinematic Universe. Il suo percorso attraversa fasi molto diverse e lei stessa riconosce come l’industria sia cambiata nel tempo, soprattutto nel modo in cui racconta le donne – e in particolare le più giovani – sullo schermo.

In un’intervista al Times, l’attrice ha riflettuto su questa trasformazione e ha auspicato un vero cambiamento nella cultura audiovisiva. Ha raccontato che, agli inizi, molti dei personaggi che le venivano proposti erano costruiti attorno al fascino fisico o erano subordinati a narrazioni maschili. Ma qualcosa, finalmente, sembra essersi mosso.
“Il messaggio è diverso: ci sono molti più modelli di ruolo, le donne sono visibili in posizioni di potere e le opportunità che ho avuto di interpretare donne che non devono essere semplicemente una cosa o l’altra sono aumentate. Quando ero più giovane, molti dei ruoli che mi venivano offerti, o a cui aspiravo, avevano ambizioni o archi narrativi che ruotavano attorno all’attrattiva fisica, allo sguardo maschile o a una storia incentrata sugli uomini. Tuttavia, questo sta diventando meno comune; qualcosa è cambiato.”
Le parole di Scarlett Johansson arrivano mentre è impegnata a promuovere diversi progetti: The Phoenician Scheme di Wes Anderson, il suo debutto alla regia con Eleanor the Great e il recente Jurassic World: Rebirth. L’attrice ha colto l’occasione per riflettere sul contrasto tra i suoi esordi e la fase attuale della carriera.

Va ricordato, però, che la sua esperienza non è un caso isolato: moltissime attrici hanno dovuto lottare per guadagnarsi uno spazio in un’industria spesso dominata da logiche maschili. Sebbene oggi Hollywood sembri più aperta e diversificata, i progressi convivono ancora con un’inerzia culturale difficile da sradicare. È vero: la gamma di ruoli si è ampliata, ma la rappresentazione femminile ha ancora bisogno di più voci femminili, davanti e dietro la macchina da presa.
Per questo è significativo che Johansson usi la sua piattaforma per denunciare una realtà che, pur attenuata, non è scomparsa. Parlare di queste dinamiche è il primo passo per consolidare i cambiamenti in corso e spingerli ancora più avanti.