Sanremo: chi sarà il conduttore delle prossime edizioni? A qualcuno la risposta potrebbe non piacere

Annunciato il direttore artistico delle prossime due edizioni del Festival di Sanremo!

È stato annunciato il conduttore del Festival di Sanremo 2023 e 2024. Chi auspicava un cambio rotta dovrà ricredersi

Carlo Fuortes – Amministratore Delegato Rai – ha annunciato chi sarà il direttore artistico delle prossime due edizioni del Festival di Sanremo. Squadra che vince non ci cambia, dal momento che Amadeus è stato riconfermato alla conduzione della seguitissima kermesse musicale Rai. La decisione di rinnovare Amadeus alla direzione artistica del festival della musica italiana per il 2023 e il 2024 è arrivata questa mattina, dopo un incontro tra il conduttore, l’Amministratore Delegato della Rai e il Direttore del Prime Time, Stefano Coletta.

“Sono felice e onorato della proposta dell’amministratore delegato Carlo Fuortes e del direttore del Prime Time Stefano Coletta. Aver ricevuto adesso questa proposta mi permette di lavorare da subito. Non vedo l’ora di iniziare”, ha affermato Amadeus alla stampa, al termine del lungo colloquio.

La notizia di Amadeus alla conduzione di Sanremo per altri due anni potrebbe non stupire, in quanto le tre edizioni da lui dirette sono tra le più seguite e apprezzate in assoluto, ma c’è anche chi sperava in un passaggio del testimone, magari femminile. Tra i nomi più quotati sul web troviamo quello di Drusilla Foer che, nell’edizione 2022, ha stupito il pubblico con la sua eleganza. Il suo monologo sull’unicità delle persone ha conquistato il cuore di molti spettatori e la sua bravura sul palco dell’Ariston è innegabile, ma Amadeus ha sulle spalle anni di esperienza nel mondo Rai, nonché un passato nel mondo della radio; la sua bravura nell’avvicinare un festival ancora (troppo) legato alla tradizione al mondo dei giovani è stato un azzardo vincente. Le prossime due edizioni di Sanremo terranno testa a quella tenutasi quest’anno? A qualcuno la scelta di Amadeus potrebbe non piacere, eppure al momento sembra essere la più giusta (e sicura) per la Rai.