Russell Crowe contro Ridley Scott: “Quella battuta era una stronzata, ma sono il miglior attore del mondo”
L'attore pensò che quella frase fosse una "stronzata", ma alla fine accettò di pronunciarla.
Quando pensiamo a Il Gladiatore, la prima immagine che ci viene in mente è lui: Massimo Decimo Meridio, che nell’arena rivela la sua identità all’imperatore Commodo con lo sguardo di un uomo che non ha più nulla da perdere. Quella scena è diventata leggenda, e la frase finale – “E avrò la mia vendetta in questa vita o nell’altra” – è impressa nella memoria di ogni cinefilo. Eppure, Russell Crowe quella battuta la odiava.

Secondo lo stesso Crowe, durante le riprese tentò in tutti i modi di eliminarla o modificarla. Improvvisò decine di alternative sul set, convinto che la frase fosse “troppo teatrale” per il tono realistico che aveva in mente per Massimo. Ma Ridley Scott non ne volle sapere: il regista era fermo sull’idea che quelle parole avrebbero dato il colpo di grazia emotivo alla scena.
Lo scontro verbale tra i due divenne quasi leggendario quanto quello tra Massimo e Commodo. E a un certo punto Russell Crowe, esasperato, sbottò con una frase destinata a entrare negli annali del dietro le quinte di Hollywood: “Quella battuta è una stronzata, ma sono il miglior attore del mondo e so far sembrare belle anche le cose più schifose.” Risultato? Scott vinse la battaglia creativa, e Crowe, pur di chiudere la questione, recitò la scena così com’era scritta.
Ironia della sorte, proprio quella scena divenne una delle più amate del film, e la performance di Russell Crowe gli valse il suo unico Oscar come miglior attore. Non solo: Il Gladiatore incassò oltre 460 milioni di dollari nel mondo e vinse 5 statuette, trasformando Crowe in una superstar globale.
Ventiquattro anni dopo, Ridley Scott è tornato con Il Gladiatore 2, questa volta con Paul Mescal nel ruolo di protagonista. Il ritorno di Crowe? Impossibile, visto il destino di Massimo nel primo film. Eppure, c’è stato un momento in cui si è tentato di riportarlo in scena con un’idea folle: un sequel scritto da Nick Cave in cui Massimo viaggia nell’aldilà e si ritrova… a combattere Gesù Cristo. Crowe stesso ha commentato l’idea con un misto di stupore e sollievo per il fatto che non abbia mai visto la luce.
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