Rush Hour 4 prende il via alla Paramount… su pressione di Trump

Jackie Chan e Chris Tucker di nuovo fianco a fianco, dopo un’assenza che dura dal 2007.

La coppia più improbabile degli action anni 2000 sembra pronta a rimettersi in moto. Rush Hour 4 è ufficialmente in lavorazione e, secondo quanto riportato da Semafor, il progetto avrebbe ricevuto una spinta piuttosto inusuale: nientemeno che una richiesta diretta da Donald Trump.

Il film sarà distribuito da Paramount, anche se lo studio si limiterà alla distribuzione senza occuparsi di finanziamento o marketing. A dirigere tornerà Brett Ratner, regista dei primi tre capitoli, il cui percorso si era interrotto nel 2017 dopo le accuse legate al movimento #MeToo. Ratner si è riavvicinato agli ambienti del potere americano con Melania, documentario dedicato alla ex First Lady e venduto ad Amazon per una cifra assai generosa. Il regista ritroverà Jackie Chan e Chris Tucker, di nuovo fianco a fianco dopo un’assenza che dura dal 2007.

Rush Hour 4 cinematographe.it

Nel frattempo, la Warner Bros. — che aveva finanziato la trilogia originale tramite la New Line — manterrà un ruolo tutt’altro che marginale: incasserà infatti il primo dollaro lordo, cioè una percentuale diretta del botteghino prima che i finanziatori recuperino le spese. Una posizione comoda, raggiunta nonostante lo studio non abbia voluto prendere in carico la nuova produzione. E, a dire il vero, molti distributori contattati dai produttori avrebbero rifiutato proprio a causa del coinvolgimento di Ratner.

La trilogia storica resta impressa nella memoria per il suo equilibrio tra comicità e arti marziali, un connubio che negli anni è diventato quasi nostalgico. Il primo film del 1998 incassò 244 milioni di dollari nel mondo, mentre il secondo e il terzo — pur accolti senza troppi entusiasmi dalla critica — guadagnarono rispettivamente 347 e 258 milioni. Da allora, però, le commedie d’azione hanno trovato meno spazio nelle sale, e bisognerà capire come il franchise saprà tornare a parlare al pubblico di oggi. Jackie Chan ha compiuto 71 anni, e Chris Tucker non appare come protagonista dal lontano Rush Hour 3: una condizione che da sola racconta un’epoca che sembra essersi fermata.

Per la Paramount, fresca dell’acquisizione da parte di Skydance, questo nuovo capitolo rappresenta un tassello strategico. L’obiettivo dichiarato è ampliare il numero di uscite annuali in modo deciso nei prossimi anni, e Rush Hour 4 arriva in un contesto in cui il nuovo CEO David Ellison — figlio di Larry Ellison, storico finanziatore di Trump — gode già dei complimenti presidenziali. Ora resta da vedere se l’alchimia tra Chan e Tucker saprà accendersi come un tempo. Se così fosse, il ritorno di Rush Hour potrebbe somigliare a quelle sorprese che il cinema, quando vuole, sa ancora regalare senza troppi clamori.

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Fonte: Variety