Roubaix, Une Lumière designato Film della Critica dal SNCCI

Roubaix, Une Lumière, di Arnaud Desplechin, in uscita nei cinema, è stato insignito Film della Critica dal SNCCI.

Roubaix, Une Lumière diretto da Arnaud Desplechin con nel cast anche Léa Seydoux e in uscita nei cinema è stato designato dal SNCCI come Film della Critica

Presentato e acclamato al 72º Festival di Cannes e in anteprima al Rendez-Vous il festival del nuovo cinema francese, Roubaix, Un Lumière di Arnaud Desplechin, viene designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. “Un commissario esperto e compassionevole. Due donne amanti e forse assassine. Una città, Roubaix, estremo nord della Francia, terra desolata e impoverita, filmata con toni lividi e notturni. Un polar dai tanti rimandi cinefili (Hitchcock, Melville, Pialat), mosso però da un sentimento di pietà verso vittime e carnefici, quasi sconsolato nell’attestare i vari tentativi della ragione di rendere comprensibile il caos della realtà”, motiva così la propria decisione il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani consacrando Roubaix, Une Lumière come uno dei film più attesi di questa stagione, posticipato più volte prima dell’uscita e fissata adesso per il 1º ottobre 2020. Nel cast del film sono presenti Léa Seydoux (La vita di Adele, Spectre, È solo la fine del mondo, No Time to Die, The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun), Sara Forestier (La Schivata, Le Nom des gens) e Roschdy Zem, (N’oublie pas que tu vas mourir, Omar m’a tuer, La moglie del cuoco, Alaska).

Guarda il trailer

Sinossi: Roubaix, la notte di Natale. Il commissario Daoud (Roschdy Zem) è di pattuglia per le strade della città dove è cresciuto. Al suo fianco c’è Louis Coterell, agente giovane e inesperto appena uscito dall’accademia di polizia. Daoud e Louis sono chiamati ad indagare sull’omicidio di una vecchia donna: le indiziate del delitto sono Claude (Léa Seydoux) e Marie (Sara Forestier), le due giovani vicine dell’anziana. Dallo sconvolgente documentario di Mosco Boucault per France 3, Desplechin realizza un thriller sociale teso, febbrile e spirituale, animato dall’intensità teatrale dei suoi attori. Un noir che trascende elegantemente le strutture di genere per scandagliare gli abissi dell’essere umano e la miseria del mondo di oggi.