Rocco Siffredi e la nuova pesante accusa di stupro: “doveva essere un provino ma mi ha violentata, gridavo dal dolore”
La testimonianza arriva dopo altri racconti trasmessi nel corso della stessa inchiesta da Le Iene, che continua a raccogliere voci e denunce
Continuano le accuse nei confronti di Rocco Siffredi. Nell’ambito dell’inchiesta condotta da Roberta Rei per Le Iene, è andata in onda una nuova testimonianza, quella di Diana, ex attrice russa, che ha raccontato in dettaglio un presunto episodio di violenza sessuale avvenuto all’inizio della sua carriera nell’industria del cinema per adulti. Secondo quanto riferito, Diana si trovava in Ungheria, dove ha sede l’accademia e il centro di produzione di Siffredi, quando avrebbe subito l’abuso durante quello che avrebbe dovuto essere un semplice provino.

La donna ha descritto il contesto in cui è avvenuto l’incontro, dichiarando di essere arrivata nel settore dopo essere uscita da una setta e di essere stata mandata da Rocco Siffredi su indicazione della sua agente. “Avevo vent’anni, ero sprovveduta, non sapevo chi fosse”, ha spiegato. “Mi dissero che ero fortunata perché mi aveva scelta”.
Diana ha affermato che, durante il provino, l’approccio di Rocco Siffredi si sarebbe rivelato inizialmente gentile e rassicurante, ma che la situazione sarebbe presto degenerata: “Avremmo dovuto fare solo una scena orale, ma lui disse subito che voleva fare sesso anale. Ho detto no, non ero a mio agio. Ma c’era questa percezione che non si potesse dire di no, che eri privilegiata se ti sceglieva”. La donna ha parlato di “manipolazione” e di un clima in cui il rifiuto era difficile da esprimere. Ha aggiunto di aver tentato di fermare Siffredi fisicamente, ma senza riuscirci, descrivendo un’esperienza dolorosa e traumatica: “Gridavo dal dolore, piangevo. È stato uno dei momenti più violenti della mia vita”.
Nel suo racconto, Diana ha affermato di aver compreso solo dopo anni, anche grazie alla terapia, che non vi era stato un vero consenso. Ha parlato anche di pressioni ricevute dal suo entourage per non denunciare l’episodio: “Alla mia agenzia dissi che mi ero sentita stuprata. Mi dissero di tacere e restare in buoni rapporti con Rocco Siffredi se volevo continuare a lavorare”.
La testimonianza arriva dopo altri racconti trasmessi nel corso della stessa inchiesta da Le Iene, che continua a raccogliere voci e denunce da parte di ex attrici del settore. Al momento, non risultano aperti procedimenti giudiziari legati a questi episodi, né dichiarazioni ufficiali da parte di Rocco Siffredi in merito alla nuova accusa.
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