Robert Downey Jr. e la sua esperienza in carcere: “Surreale, come essere spediti su un pianeta lontano”

Nel 1996, l'attore è stato arrestato e accusato di possesso di armi e droga. Dopo aver violato la libertà condizionata, nel 1999 è stato condannato a tre anni di prigione scontando solo 15 mesi.

Durante il recente episodio di Armchair Expert, podcast condotto dall’attore Dax Shepard, Robert Downey Jr. è tornato a parlare di uno dei momenti più bui della sua vita, vale a dire l’anno passato in carcere tra il 1999 e il 2000. L’attore, che tra poche settimane tornerà nelle sale con il nuovo film di Christopher Nolan Oppenheimer, ha raccontato per fila e per segno la sua esperienza da “galeotto”.

Robert Downey Jr. e la sua esperienza in carcere

Robert Downey Jr. - Cinematographe.it

Cercherò di darti una spiegazione semplice: sono in tribunale, vengo condannato in modo eccessivo da un giudice arrabbiato che ad un certo punto dice qualcosa in latino. Pensavo stesse lanciando su di me un incantesimo o una maledizione“, ha esordito Robert Downey Jr.. “Due settimane dopo mi trovo in un luogo chiamato Delano, che è una sorta di centro di accoglienza. Forse è il posto più pericoloso in cui sia mai stato nella mia vita perché nessuno è classificato. I criminali di livello 1, 2, 3 o 4, sono tutti lì, tutti insieme. Potevi respirare il male nell’aria“.

È stato un po’ come trovarsi in un quartiere davvero brutto dove non ci sono opportunità ma solo minacce. Mi ricordo di essere uscito a un certo punto per andare a fare la doccia… ero un po’ scombussolato e avevo indossato la biancheria intima al contrario. Mi ricordo che ho suscitato risate e scherni da parte dei miei compagni di cella“, ha continuato l’attore. “Camminare per la prima volta nel cortile dove passerai più di un anno della tua vita è surreale, la cosa più simile a cui posso associarla è essere spedito su un pianeta lontano dove non c’è possibilità di tornare a casa finché i pianeti non si allineano“.