Robert De Niro e il burrascoso rapporto con la ex assistente: “Ti stai comportando da stronza”
L'ex assistente di Robert De Niro: "Diceva che mi comportavo da stronza perché mi lamentavo delle sue continue seccature".
Robert De Niro. Basta il nome per evocare un’intera epopea del cinema americano. Il Padrino – Parte II, Taxi Driver, Toro scatenato. Due Oscar, mille espressioni corrucciate, e una carriera che fa tremare le ginocchia a chiunque si metta dietro una cinepresa. Ma se sul set è un gigante, a quanto pare nel quotidiano… è un po’ più complicato.
A riportare in superficie le ombre del mito è Graham Chase Robinson, ex assistente personale dell’attore, che nel 2019 ha fatto causa a De Niro accusandolo di bullismo, comportamenti degradanti e “qualche” scatto d’ira di troppo. Tutto è iniziato quando fu lui a denunciarla per appropriazione indebita (eccessivo binge-watching su Netflix incluso). Lei ha risposto con una controquerela che sembra scritta da Aaron Sorkin: tesa, pungente e perfettamente dialogata.

Robinson, che ha lavorato anni nella residenza di De Niro, ha raccontato in tribunale episodi che sembrano usciti da una tragicommedia sulla servitù moderna. L’attore, racconta, la rimproverava furiosamente anche per minimi dettagli. E in quei momenti, lo stile non era propriamente da gentleman del grande schermo: “Mi ha detto che mi stavo comportando da stronza perché mi lamentavo dei suoi rimproveri”.
Il tutto in un clima lavorativo che, secondo la testimonianza, era tutt’altro che professionale. De Niro commentava con leggerezza la differenza d’età con la nuova compagna, la trentenne Tiffany Chen, e – sempre secondo Robinson – si vantava pure. Insomma, la vita dietro il volto granitico del “grande attore” sembrerebbe molto più movimentata di quanto immaginassimo.
In pubblico, Robert De Niro ha sempre mantenuto un’immagine low profile, quasi allergico alle interviste, con quella posa un po’ stanca, un po’ superiore, che lo ha reso ancora più iconico. Ma dietro le quinte, secondo la sua ex assistente, sembrava più un capo burbero e imprevedibile, con uscite verbali tutt’altro che da Oscar.