Ridley Scott difende un suo film più criticato con una decade di ritardo: ecco cosa ha detto

Ridley Scott difende una pellicola aspramente criticata dalla critica: le sue parole sono - come al solito - irriverenti e pungenti.

Ridley Scott, il cui discusso colossal Napoleon è al momento nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, non fa mistero ai fan delle sue opinioni e idee. Il leggendario regista britannico è conosciuto per la sua grande schiettezza, spesso anche irriverente e apertamente aperta alla sfida con i critici cinematografici e con l’opinione pubblica. I sui commenti sono dei veri e propri must della stampa contemporanea, definendo la sua figura come una delle più rock’n roll dello spettacolo moderno.

Una delle sue ultime chicche è la difesa di un film che, dieci anni fa, incontrò le aspre critiche nelle recensioni di esperti ma anche di gran parte del pubblico. Il titolo riferito alla sua filmografia è The Counselor, riconosciuto come uno dei suoi maggiori fallimenti cinematografici. Vediamo come ha commentato il veterano regista inglese.

Ridley Scott e i commenti su The Counselor: “è divertente e cinico”

Ridley Scott Alien Cinematographe.it

Scott non è affatto concorde con la critica diffusa nei confronti della pellicola del 2013 The Counselor: Il procuratore. Il film aveva un cast ricco di star di serie A: Penelope Cruz, Brad Pitt, Cameron Diaz, Javier Bardem e Michael Fassbender. In una intervista recente con Rolling Stone, il regista di Napoleon ha definito The Counselor come uno dei suoi prodotti preferiti, riferendosi al film come un’opera “divertente e cinica“.

Cormac McCarthy, a mio parere, è probabilmente il miglior scrittore di dialoghi di sempre. The Counselor è uno dei miei film preferiti, ma ha un tono molto crudo e oscuro, ma questo si percepisce fin dal primo minuto del film. È così crudo perché basato su una certa quantità di verità. Ero così deluso e non so chi dare la colpa perché penso che il film sia fottutamente bello. È così divertente e cinico. La gente lo prese così sul serio ai tempi! Il pubblico lo sta capendo solo ora veramente. I miei film tendono ad essere apprezzati molto tempo dopo la loro uscita ed è frustrante. Un esempio è Blade Runner, morto vent’anni e poi riscoperto per caso al Santa Monica Film Festival” ha affermato Scott, come suo solito molto sicuro di possedere la verità nelle sue mani. Il pubblico e la critica sono proni a riscoprirlo e rivalutarlo?