Resident Evil, il regista del nuovo adattamento si rifiuta di inchinarsi ai fan: “È una storia diversa”

Il regista di Barbarian e del film del momento Weapons, Zach Cregger, è pronto a dare nuova vita a Resident Evil sul grande schermo. Ma avverte subito i fan: non ci saranno Leon S. Kennedy o altri protagonisti storici in questa versione.

In un’intervista a Inverse, Cregger ha chiarito il suo approccio: “Non infrangerò le regole dei giochi. Li adoro e questa sarà una lettera d’amore alla saga, seguendo la sua tradizione. Ma starà lontana dai personaggi principali. Non racconterò la storia di Leon: quella è già stata raccontata. I fan la conoscono.”

Il nuovo adattamento arriva 23 anni dopo il primo Resident Evil di Paul W.S. Anderson, che nel 2002 diede il via a un franchise cinematografico di sei capitoli, seguito da un reboot e una serie TV. Nonostante il successo iniziale, le ultime incarnazioni — culminate con Welcome to Raccoon City (2022) — hanno faticato sia al botteghino che con la critica.

Cregger, considerato una delle voci più interessanti dell’horror dell’ultimo decennio, promette un’opera fedele allo spirito dei videogiochi Capcom ma con una trama inedita. Niente fanservice spinto come nei film di Anderson, dove comparivano cameo di personaggi iconici come Chris Redfield o Jill Valentine: l’obiettivo, questa volta, sembra essere catturare l’essenza più profonda della saga.

Il film, girato nella Repubblica Ceca, è scritto da Cregger insieme a Shay Hatten (John Wick 3, Ballerina) e collaboratore di Zack Snyder in Army of the Dead e Rebel Moon. Le riprese sono iniziate a giugno, ma sono state temporaneamente interrotte per consentire al regista di promuovere Weapons.

L’uscita è fissata per il 18 settembre 2026. Fino ad allora, i fan potranno solo speculare su questa nuova visione di Resident Evil. Ma, se le promesse saranno mantenute, il Virus-T potrebbe tornare a infettare non solo Raccoon City, ma anche il grande pubblico.