Quentin Tarantino spiega come mai David Fincher dirigerà il sequel di C’era una volta a… Hollywood

Quentin Tarantino spiega come mai il sequel di C'era una volta a... Hollywood incentrato su Cliff Booth verrà diretto da David Fincher

C’era una volta a… Hollywood, l’ultimo film di Quentin Tarantino (almeno per il momento, in atteso del suo vero ultimo film), è ormai entrato nell’immaginario collettivo. Il film era stato accolto in maniera mista dal pubblico e dalla critica al momento della sua uscita, nel 2019, con gli spettatori che viaggiavano tra i due estremi di definirlo il miglior film del regista o il peggior film del regista. Ma nel giro di qualche anno, C’era una volta a… Hollywood è già diventato un cult, grazie alla sua suggestiva ambientazione della Los Angeles degli anni ’60 e a iconici personaggi come Rick Dalton e Cliff Booth, interpretati rispettivamente da Leonardo DiCaprio e Brad Pitt.

Quentin Tarantino spiega come mai il sequel di C’era una volta a… Hollywood incentrato su Cliff Booth non verrà diretto da lui ma da David Fincher

Quentin Tarantino David Fincher Cinematographe.it

Proprio su Cliff Booth, Quentin Tarantino ha sviluppato una sceneggiatura per un film sequel che lo veda nel ruolo di protagonista. Film che il regista originario di Knoxville aveva inizialmente pensato di dirigere lui stesso. Ma alla fine la regia del film, che verrà prodotto da Netflix, è stata affidata a David Fincher. Nel podcast The Church of Tarantino, il regista di C’era una volta a… Hollywood ha spiegato come mai questo sequel sia stato affidato al regista di film quali Seven, Fight Club e The Social Network.

La motivazione principale verterebbe sul fatto che per il suo decimo film, l’ultimo prima del suo annunciato ritiro dal mondo del cinema, Quentin Tarantino voglia esplorare qualche nuova idea. “Amo questa sceneggiatura, ma sto percorrendo un territorio nel quale ho già camminato. Non mi entusiasma come cosa.” Il regista ha poi espresso apprezzamento nei confronti del collega David Fincher. “Credo che io e David Fincher siamo i due migliori registi in circolazione. Quindi l’idea che David Fincher voglia adattare un mio lavoro, penso dimostri un lavoro di serietà nei confronti del mio lavoro che credo sia da tenere in considerazione.

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