Quentin Tarantino non dirigerà il sequel di C’era una volta a… Hollywood: “Non mi ha entusiasmato”
Nella stessa intervista Quentin Tarantino ha spiegato perché ha abbandonato anche The Movie Critic, altro progetto più volte descritto come il suo ultimo film
Quentin Tarantino ha spiegato i motivi che lo hanno portato a rinunciare alla regia di Le avventure di Cliff Booth, sequel di C’era una volta a… Hollywood, progetto affidato a David Fincher per conto di Netflix. Durante un’intervista al podcast The Church of Tarantino, il regista due volte premio Oscar ha dichiarato che non si sentiva motivato all’idea che il suo decimo e ultimo film fosse un seguito.

“Adoro questa sceneggiatura, ma sto ancora camminando sullo stesso terreno su cui ho già camminato”, ha detto Tarantino. “Mi ha un po’ demotivato. Con quest’ultimo film, devo di nuovo non sapere cosa sto facendo. Devo avventurarmi in un territorio inesplorato”.
Il regista ha comunque confermato di essere sceneggiatore e produttore del progetto e di voler garantire il proprio supporto alla produzione, pur senza una presenza costante sul set. Quentin Tarantino ha inoltre elogiato Fincher, definendo la sua partecipazione un segnale dell’importanza che Netflix attribuisce al film. “Penso che io e David Fincher siamo i due registi migliori. Quindi l’idea che voglia effettivamente adattare il mio lavoro dimostra un livello di serietà nei miei confronti che credo debba essere preso in considerazione”, ha affermato.
Nella stessa intervista Quentin Tarantino ha spiegato perché ha abbandonato anche The Movie Critic, altro progetto più volte descritto come il suo ultimo film. Secondo il regista, l’opera sarebbe stata troppo vicina a C’era una volta a… Hollywood e non avrebbe rappresentato una vera sfida artistica. “Non ero molto entusiasta di drammatizzare ciò che avevo scritto durante la pre-produzione, in parte perché stavo usando le competenze che avevo già appreso da C’era una volta a… Hollywood, come trasformare Los Angeles nella Hollywood del 1969 senza usare la CGI. Per The Movie Critic non c’era nulla da capire. Sapevo già come fare. Era troppo simile al precedente”, ha dichiarato.
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