Quentin Tarantino: “Il Silenzio degli Innocenti? Uno dei miei film è più terrificante”

Il regista ha anche spiegato la differenza tra suspense e terrore, confrontando i casi di Clarice Starling (Jodie Foster) e Cliff Booth (Brad Pitt).

Quentin Tarantino ha paragonato il suo ultimo film, C’era una volta a Hollywood, a Il silenzio degli innocenti

Intervenuto nell’ultimo episodio del podcast di Empire, Quentin Tarantino ha dichiarato che il suo ultimo film, C’era una volta a Hollywood, è più terrificante de Il silenzio degli innocenti. “Quando guardi il film con un pubblico per la prima volta… si ottiene qualcosa che penso sia difficile da ottenere in un film. Ottiene il terrore. Il pubblico è terrorizzato per Cliff (Brad Pitt, ndr) e l’aria nel teatro cambia. Sono sinceramente spaventati. Quella sequenza, ovvero la fine de Il silenzio degli innocenti, è magnifica. Tuttavia, vorrei analizzare un aspetto. Non pensavo che Jodie Foster sarebbe morta. A quel punto del film, sarei stato sorpreso se fosse finito con Buffalo Bill che uccide Jodie Foster. No, ho visto troppi film per pensare che sarebbe successo davvero. Uno dei motivi per cui lo Spahn Ranch funziona così efficacemente è perché Cliff potrebbe morire“.

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Ricordiamo che lo Spahn Ranch a cui fa riferimento Tarantino è tristemente famoso per essere stato la base logistica di Charles Manson e dei suoi seguaci, la “Famiglia Manson”, tra il 1968 e il 1969. Il regista di Pulp Fiction ha quindi concluso: “C’è una differenza tra suspense e terrore. È sottile come un rasoio e largo quanto il Grand Canyon. La suspense ti fa domandare ‘Cosa succederà?’. Il terrore è quando invece sai esattamente cosa succederà e non vuoi vederlo“.
C’era una volta a Hollywood è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2019. Candidato a dieci Academy Awards, ha ottenuto le statuette come miglior scenografia a Barbara Ling e Nancy Haigh e come miglior attore non protagonista a Brad Pitt. Il silenzio degli innocenti è invece uscito esattamente trent’anni fa, ottenendo cinque Oscar su sette candidature: Miglior film, miglior regia a Jonathan Demme, miglior attore protagonista ad Anthony Hopkins, miglior attrice protagonista a Jodie Foster e miglior sceneggiatura non originale a Ted Tally.