Quentin Tarantino è quell’errore al minuto 113 di Pulp Fiction che continua a dividere i fan, 30 anni dopo

La scena in cui Jules e Vincent recuperano la valigetta di Marsellus Wallace ha dato origine a una teoria che spiega perché sono sopravvissuti alla sparatoria.

Era la fine del 1992 quando Quentin Tarantino, che aveva appena stupito critica e pubblico con la première del suo film d’esordio Reservoir Dogs, si era trasferito ad Amsterdam per scrivere la sceneggiatura del suo prossimo progetto, un thriller diviso in tre storie convergenti che riutilizzava e mescolava diversi elementi dei romanzi pulp degli anni ’30.

30 anni Pulp Fiction fa ancora parlare di sé

Pulp Fiction, che inizialmente avrebbe dovuto ricevere il finanziamento di un film indipendente, riuscì ad aumentare il suo investimento grazie all’ingaggio di Bruce Willis, che aveva appena recitato in alcuni dei film di maggior incasso dell’epoca. L’aspetto più innovativo del progetto era il tipo di narrazione.

Pulp Fiction è la storia di due gangster, Jules Winnfield e Vincent Vega, interpretati rispettivamente da Samuel L. Jackson e John Travolta, che lavorano agli ordini di Marsellus Wallace, interpretato da Ving Rhames, un potente leader mafioso. Sul loro cammino incontreranno la moglie di Marsellus, Mia Wallace, interpretata da Uma Thurman, e Butch Coolidge, un pugile interpretato da Bruce Willis.

Durante la scena di apertura, Jules e Vincent si recano in un condominio per recuperare una valigetta rubata appartenente al loro capo, Marsellus Wallace, da un gruppo di giovani criminali. Quando entrambi irrompono armati nell’appartamento per recuperare la valigetta, avviene una scena in cui i due intimidiscono il gruppo di ladri – composto da Brett, Roger e Marvin.

Dopo aver trovato la valigetta, il personaggio di Jules recita l’iconico (e inventato) passaggio biblico di Ezechiele 25:17, prima di sparare a Brett. Quando ciò accade, un quarto membro del gruppo, rimasto nascosto nel bagno (intorno al minuto 113 del film, quando Tarantino riprende la sequenza di apertura del film), spara senza successo contro Jules e Vincent, che escono indenni dalla sparatoria. Il fatto che nessuno dei due sia stato colpito da un proiettile in questo sfortunato incidente viene interpretato da Jules come un segno divino che lo invita a ritirarsi dall’attività criminale, sostenendo che Dio stesso ha voluto che lui rimanesse in vita.

Tuttavia, un dettaglio della scena ha diviso i fan del film, che per anni hanno teorizzato sul perché Jules e Vincent fossero riusciti a evitare i proiettili. Prima che quest’ultimo evento avvenga all’interno dell’appartamento, si possono già vedere in alcuni scatti i fori di proiettile sulla parete dietro di loro, prima che il ragazzo armato esca dal bagno. Potrebbe trattarsi di un tipico errore di scenografia, ma alcuni fan hanno voluto interpretare questo errore come un indizio che Tarantino ha lasciato per spiegare la vera natura dell’accaduto.

Secondo questa teoria dei fan, il compagno di Brett nascosto nel bagno porterebbe inconsapevolmente un’arma caricata a salve, il che spiegherebbe come abbia potuto mancare i colpi essendo così vicino a Jules e Vincent. Infatti, i fori di proiettile che appaiono nel muro fin dal primo momento in cui entrambi entrano nell’appartamento dimostrerebbero che la pistola impugnata dal criminale nascosto nel bagno non ha sparato veri proiettili, dal momento che quei segni sul muro c’erano già all’inizio della scena, e sarebbe stato impossibile farli con una pistola a salve.

Alcuni fan sostengono anche che i fori di proiettile nel muro non sarebbero in alcun modo collegati a Vincent e Jules, e che sarebbero stati semplicemente aggiunti dal regista con lo scopo di creare confusione nel pubblico. In ogni caso, questa teoria smantellerebbe la “versione divina” degli eventi a cui si aggrappa Jules per svoltare vita. Sebbene tutto sia probabilmente dovuto ad un errore durante le riprese del film, queste teorie danno alla scena un sapore diverso che la rende più ambigua, rendendo più incerta la spiegazione della sopravvivenza di Jules e Vincent alla sparatoria.

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