Pupi Avati, ironia e polemica ai David 2025: “Non rappresentano il cinema italiano”

Il regista si rivolge alla senatrice Borgonzoni.

Premio alla carriera per Pupi Avati, dopo una lunghissima attività registica piena zeppi di premi e di riconoscimenti. Salito sul palco, il grande regista italiano ha prima ricordato il proprio rapporto con la conduttrice Elena Sofia Ricci, che ha esordito proprio in un film di Avati, Impiegati (1985), per poi rivolgersi alla senatrice Lucia Borgonzoni (salita poco prima sul palco per ricordare che l’iniziativa di Cinema Revolution verrà rinnovata anche quest’anno), ricordandole – in maniera nemmeno troppo tenera – lo stato del cinema italiano. Potete leggere quest’ultima parte del discorso di Pupi Avati direttamente qui sotto.

Pupi Avati contro la senatrice Borgonzoni ai David 2025

L'orto americano; cinematographe.it

Dov’è la senatrice? Se n’è andata? Ah no? Perché non te ne sei andata? Senatrice Bergonzoni, noi abbiamo bisogno di qualcosina di più, rispetto a Cinema Revolution. Vedere questa festa, e io ho partecipato a tante, è una cosa meravigliosa. Però non assomiglia al cinema italiano. Qui c’è l’opulenza, mentre nel cinema italiano ci sono le piccole società indipendenti che stanno facendo tanta fatica. Hanno bisogno di aiuto. La cosa più bella che si potrebbe fare è che Elly Schlein domattina telefonasse a Giorgia Meloni e le chiedesse un incontro di mezz’oretta per parlare di cinema italiano“.

Ricordiamo che l’ultimo film di Pupi Avati si intitola L’orto americano ed è uscito a marzo di quest’anno. Il film è ambientato nell’Italia appena uscita dal secondo conflitto bellico e segue le vicende di un ragazzo aspirante scrittore che decide di trasferirsi negli Stati Uniti per trovare ispirazione per scrivere un libro. Qui entrerà all’interno di un mistero che lo costringerà a tornare indietro. Protagonista del film è Filippo Scotti.

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