Su Prime Video è in arrivo il film italiano più controverso degli ultimi anni

Arriva in streaming PAPmusic – Animation for Fashion, il film/flop multimediale firmato dall’eclettica regista Leikiè

Dal 1° settembre sarà disponibile in streaming su Prime Video, e a seguire su Apple Tv, Google Play e altre piattaforme digitali, PAPmusic – Animation for Fashion, il film multimediale firmato dall’eclettica regista Leikiè. L’opera arriva così a disposizione del grande pubblico dopo una lunga fase di promozione e curiosità. La pellicola si propone come un connubio ambizioso tra animazione, moda, musica, design e patrimonio artistico italiano, con un cast vocale che schiera nomi noti della scena nazionale: da Luca Ward a Rudy Zerbi, da Marco Mazzoli a Jake La Furia, passando per Tamara Donà, Sergio Sylvestre e tanti altri personaggi provenienti dal cinema, dalla radio e dalla televisione.

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Il cuore del progetto è un racconto ambientato nella Milano delle passerelle, capitale della moda italiana. Qui prende vita la vicenda della neonata casa di moda PAPmusic, il cui nome richiama il prêt-à-porter, abbreviato in “P-A-P”. La storia segue le avventure professionali e sentimentali di un giovane team creativo, impegnato a lanciare una nuova collezione. L’intreccio narrativo si gioca soprattutto sulla relazione contrastata tra il direttore commerciale e la stilista dell’azienda, divisi tra attrazione amorosa e conflitti lavorativi. Amori, gelosie, colpi di scena e tanta musica scandiscono il ritmo serrato della trama, che alterna ironia, leggerezza e dinamiche tipiche del mondo della moda milanese.

Se l’idea iniziale aveva destato curiosità per l’originalità del formato e per l’ambizione di mescolare generi e linguaggi diversi, la ricezione del pubblico non è stata all’altezza delle aspettative. Nonostante un budget complessivo di circa 4 milioni di euro e un sostegno significativo da parte delle istituzioni – tra cui un tax credit di 1,5 milioni di euro e un contributo selettivo di 200mila euro – l’opera ha raccolto critiche per la qualità della sceneggiatura, giudicata da molti sopra le righe, e per i dialoghi considerati eccessivamente caricaturali. La delusione in sala, confermata da recensioni e commenti negativi, ha sollevato domande sul sistema di selezione dei progetti finanziati con fondi pubblici, riportando al centro del dibattito il tema della meritocrazia e dell’effettivo valore culturale delle opere sostenute dal cinema italiano.

La promozione del film, va detto, è stata imponente: articoli su testate di rilievo, una fitta campagna mediatica e persino un evento collaterale alla Mostra del Cinema di Venezia. Tuttavia, il battage pubblicitario non si è tradotto in un’accoglienza calorosa. La stessa Leikiè ha voluto rispondere alle critiche, difendendo il proprio lavoro e sottolineando gli sforzi creativi e produttivi che hanno reso possibile un progetto senza precedenti. Il pubblico, tuttavia, sembra ancora diviso: per alcuni PAPmusic – Animation for Fashion rappresenta un esperimento coraggioso, per altri resta il simbolo di un’operazione costosa e sproporzionata rispetto ai risultati artistici ottenuti.

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