Paola Barale: “volevo insegnare ed.motoria per lavorare poco”. Scoppia la polemica fra i docenti

Una battuta sincera, una valanga di polemiche: Paola Barale e l’idea (sbagliata) del mestiere “facile” per eccellenza.

Durante una chiacchierata nel podcast Non lo faccio x moda di Giulia Salemi, Paola Barale ha ripercorso i suoi inizi in modo schietto e senza imbarazzi. Tra le tante confessioni, ce n’è una che ha fatto storcere il naso a più di qualcuno: da giovane, voleva diventare insegnante di educazione fisica perché — parole sue — “sembrava il mestiere meno faticoso”.

Paola Barale, la polemica corre sui social: “altro che lavoro facile”

Paola Barale voleva fare l'insegnante di educazione motoria perché credeva lavorasse poco - Cinematographe.it

Boom. Apriti cielo. In poche ore sui social è esploso il malumore di tanti docenti di scienze motorie, che il ‘lavoretto tranquillo’ lo vivono ogni giorno tra palestre fatiscenti, turni infiniti, classi iperattive e stipendi da fame. Il tono di Paola, ironico e leggero, non ha evitato la polemica: È offensivo per chi insegna davvero con passione”, scrive qualcuno. “Se voleva oziare, bastava dirlo”, sbotta un altro.

Eppure, nella mente della giovane Paola Barale, il piano era semplice: laurearsi, insegnare ginnastica, farsi le sue belle vacanze estive e circondarsi di “amici sportivi molto boni”, come ha detto ridendo. Poi, però, la svolta improvvisa: truccata da Madonna per scherzo, finisce fotografata, inserita in un’agenzia di sosia e, da lì, inizia la carriera nello spettacolo. “Mi pagavano un milione di lire”, ricorda. Altro che supplenze.

Paola Barale voleva fare l'insegnante di educazione motoria perché credeva lavorasse poco - Cinematographe.it

Oggi Paola Barale si definisce ‘una ex showgirl in pensione’, tra battute irriverenti (“I ragazzi? Mi piacciono boni e giovani”) e sogni ironici (“Spero di sbattere contro un metro e novanta nero e bellissimo”). Ma quella frase sull’insegnamento resta lì, indigesta per molti.

Forse era solo una battuta. O forse è il riflesso di quanto, ancora oggi, il lavoro degli insegnanti venga sottovalutato. Di certo, Paola ha acceso – suo malgrado – una miccia. E la palestra, per una volta, è diventata il ring di un dibattito più acceso del solito.

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